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Loris Gozi querela Antonio Logli, lo sfogo: «La mia vita è un inferno, ho detto solo la verità»

07/11/2020 18:31 - Aggiornamento 07/11/2020 18:50

Caso Roberta Ragusa: Loris Gozi querela Antonio Logli. A dare la notizia il programma Quarto Grado durante la puntata andata in onda venerdì 6 novembre 2020. La decisione arriva dopo che la criminologa Vagli la scorsa settimana, ospite in studio di Gianluigi Nuzzi, ha puntato il dito contro il super testimone che con le sue parole portò alla incriminazione e condanna del marito di Roberta Ragusa. Gozi tacciato di inattendibilità dal nuovo pool difensivo di Logli, il quale sta cercando di smantellare i capisaldi dell’accusa per riuscire ad ottenere la revisione del processo.

LORIS GOZI QUERELA ANTONIO LOGLI

Logli contro Gozi: un duello di parole che dura da 8 anni

Da oltre otto anni le parole di uno si vanno a scontrare contro quelle, opposte, dell’altro. Logli e Gozi sono portatori di due verità antitetiche sulla scomparsa di Roberta Ragusa, avvenuta la notte a cavallo fra il 13 e 14 gennaio 2012. Logli fa appello al carteggio dell’inchiesta, nel quale a suo dire sarebbe più che palese “che non ho commesso assolutamente niente. Io sono una persona per bene, non ho ucciso nessuno”.

A fargli da controcanto Gozi, che da sempre dichiara: “Se l’ho visto non ci posso fare niente … Se lui era lì era lì …Io non ho niente contro il signor Logli e la sua famiglia, ho detto solo quello che ho visto”. Parole come macigni quelle di Loris Gozi, costate a Logli una condanna a 20 anni di reclusione confermata nei tre gradi di giudizio. Lui continua a dichiararsi innocente e non smette di credere di poter ottenere la riapertura del processo.

LORIS GOZI QUERELA ANTONIO LOGLI

La testimonianza di Loris Gozi ‘credibile’ per i giudici

Loris Gozi è sempre stato l’unico suo grande accusatore. Ha sempre detto di averlo visto quella notte all’interno della sua auto, una Ford Escort, mentre Logli affermava di essere stato a letto a quell’ora tarda. “Io mi ricordo di aver visto il signor Antonio Logli, era sulla strada, l’ho già detto tante volte … Poi un uomo e una donna litigare. Era fermo in macchina, era Antonio”.

In una vecchia intervista fatta a Loris Gozi da Quarto Grado, l’inviata gli chiede: “Ma come fai ad essere così sicuro che fosse Logli, visto che era così buio?”, e lui risponde: “Perché io venivo dalla strada e l’ho abbagliato, si è anche coperto ma io l’ho visto. Lo conosco il signore, eh”. La difesa di Logli, ed anche il suo nuovo pool difensivo, ha sempre cercato di screditare la testimonianza di Loris Gozi, giudicandola totalmente inattendibile e tardiva (il testimone parlò infatti solo 10 mesi dopo la scomparsa di Roberta). Logli si presentò a casa sua il giorno dopo, chiedendo se avesse visto Roberta Ragusa con in mano una vecchia foto della donna. Lo fece per verificare, secondo Goziei giudici, cosa lui la notte precedente avesse davvero visto oppure come sostiene Antonio Logli è tutta una menzogna e lui non ha mai bussato alla porta di Loris? I giudici, come sappiamo, hanno creduto a Gozi. “Ero insieme ad altre persone quando lui dice che sarei andato a casa sua”, ha sempre controbattuto Antonio Logli.

«La mia vita è un inferno, ho detto solo la verità»: Loris Gozi querela Logli

“Mi sono limitato a dire la verità, e basta. Da quel giorno lì non ho più avuto pace. La mia vita è cambiata: un inferno. Vengo attaccato da tutti, e non va bene così, non ci siamo … Io non ce la faccio ad andare in giro, mi vergogno della gente … Mi guardano male. Non ce la faccio più, a dire la verità oggi giorno, non so, ci rimetti […]. Tra un pochino sono io il colpevole”.

“C’è una signora (la criminologa Vagli ndr) che va in televisione tutte le settimane dicendo che io sono un bugiardo, che quello che ho detto non è vero, e mi sono dovuto tutelare. Fare una querela contro Antonio Logli. Poi un’altra cosa, il fatto della ‘pedina in mano agli inquirenti’: io non sono la pedina di nessuno. Io quello che volevo dire era che quando mi chiamavano ero pronto a testimoniare perché io ho sempre detto la verità”.

Gozi è apparso molto provato, stressato e affranto per le accuse che da tempo ormai gli piovono addosso. A rappresentarlo, collegato in video con il programma Mediaset, l’avvocato Antonio Cozza. Il legale ha evidenziato come a dare attendibilità alle parole di Gozi sia stato, al tempo, lo stesso Logli facendo un sopralluogo sospetto. Prima ancora di conoscere l’identità del suo accusatore e il punto della strada in cui avrebbe detto di averlo visto, infatti, Logli si recò in quel punto esatto di via Gigli, di notte, insieme ad un suo collaboratore per verificare cosa effettivamente al buio si potesse scorgere. Lo rivelò una intercettazione fatta dagli inquirenti. “Sono scioccata”, questo il commento della criminologa Vagli, presente in studio, dopo avere appreso della querela. “Noi contestiamo l’attendibilità della testimonianza”, non si tratterebbe quindi di un attacco alla persona di Loris Gozi. Potrebbe interessarti anche —> Antonio Logli lettera a Quarto Grado, accuse a Loris Gozi: «Quelle cose gliele hanno fatte dire»