Don Bruno Resta, della parrocchia di San Gabriele Arcangelo, a Lugo, ci ha provato a dissuadere la donna 47enne che lo assillava e lo inseguiva ovunque. Ma ogni buona parola è stata inutile. La donna è stata infine arrestata: per la 47enne arresti domiciliari e un ordine di restrizione.
Follemente innamorata
“Lo amo tantissimo, con tutto il cuore”, è arrivata ad ammettere ieri mattina in aula l’operatrice socio-sanitaria 47enne di origine straniera ma da tempo residente a Lugo. Tutti gli approcci della donna, meticolosamente rifiutati da don Bruno, hanno decisamente sorpassato il limite, anche secondo il giudice. Infiniti messaggi, pedinamenti, lettere, addirittura frasi disturbatrici sussurrate all’orecchio del parroco nel bel mezzo della funzione.
Lugo, don Bruno alla parrocchia di San Gabriele Arcangelo
Don Bruno è arrivato alla parrocchia lughese di San Gabriele Arcangelo a fine maggio 2020. Ma già da tre anni la 47enne lo assillava, seguendolo e riuscendo sempre a trovarlo anche quando si spostava. Il prete aveva addirittura tentato di seminarla cambiando parrocchia, invano. Pedinamenti, messaggi, telefonate, lettere e persino apparizioni persistenti alle messe celebrate dal parroco, con interruzioni fuori liturgia, come frasi sussurrate al don. La donna era addirittura riuscita a intercettarlo in un ritiro spirituale dai frati di Chiusi della Verna, ad Arezzo, del quale il sacerdote aveva parlato con solo una manciata di persone.
La stalking della donna
Il parroco si era addirittura rivolto al vescovo di Imola, che aveva convocato la donna per parlarle. Ma l’intervento del prelato non aveva sortito nessun effetto. Al contrario, la donna aveva intensificato l’attività di stalking, arrivando ad affittare un appartamento sopra la casa del parroco. Finita agli atti anche una lunga lettera su carta, di una decina di pagine, in cui la donna descrive alcune visioni mistiche. In una occasione in sacrestia era stata notata da alcuni fedeli afferrare con forza il braccio del sacerdote mentre lui cercava invano di tenerla a distanza. Come ultima misura per provare ad allontanarla, aveva deciso di non darle più la comunione: ma era stato tutto inutile.
La prima querela
Lo scorso 10 luglio il parroco aveva fatto una prima querela contro quella fedele troppo insistente. “Ho cercato di sopportare fino all’ultimo – si è limitato a dire il don con rammarico – le ho sempre dato consigli buoni: non sono contento per l’esito della vicenda ma lo sono per il fatto che da questo momento lei possa finalmente prendersi cura di se stessa”.
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Don Bruno e l’arresto della stalker a Lugo
Poi, lunedì sera, 26 luglio, l’intervento dei Carabinieri. E’ stato il don stesso a chiamare i militari a cavallo delle 19, dopo la messa dei vespri, e poi a presentare querela formale per l’accaduto. Dopo la funzione religiosa, temendo la comparsa della donna, aveva chiesto ad alcuni fedeli di riaccompagnarlo a casa. Poco dopo l’arrivo, ecco la scampanellata di lei: colta in flagranza di reato per stalking, i Carabinieri della stazione locale l’hanno scortata agli arresti domiciliari. Il giudice Andrea Chibelli su richiesta della procura ha deciso che la donna dovrà ora rimanere a debita distanza – almeno 500 metri – sia dal don che dai due luoghi da lui solitamente frequentati, ovvero l’abitazione e la chiesa. Per la donna, difesa dall’avvocato Lara Piva, il processo è stato fissato per fine settembre. >> Tutte le news di UrbanPost