M5s, Via libera da Rousseau alla nuova governance collegiale. Si sono concluse oggi, mercoledì 17 Febbraio 2021, le votazioni da parte degli iscritti su Rousseau. La corsa ai click è iniziata ieri alle 12 per terminare oggi alla stessa ora. L’esito, quasi scontato, vede l’80% dei votanti favorevoli. Crucioli: «Ovviamente non posso più stare nel M5s».
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M5S Rousseau, nuova governance collegiale
Rousseau è una piattaforma di democrazia partecipata, fondata nel 2015, che consente agli iscritti di esprimere il proprio parere sulle scelte del Movimento. In questa occasione di voto, uno dei sei quesiti posti agli iscritti, era così formulato: «Sei d’accordo alle seguenti modifiche dell’articolo 7 e conseguenti: Alla introduzione di un Comitato direttivo composto da 5 membri, che duri 3 anni, al cui interno, a rotazione annuale, è individuato chi svolgerà le funzioni di rappresentante legale, le cui deliberazioni siano a maggioranza dei membri?». L’esito mostra l’80% dei voti positivi (oltre 11 mila in tutto). L’ultima votazione avvenuta solo pochi giorni fa, riguardava il Si o il No al Governo Draghi, ma questa è stata poi contestata dai grillini ribelli.
M5S Rousseau: addio al capo politico e via libera al direttorio
E’ stata dunque approvata, tramite la piattaforma Rousseau, il direttorio composto da cinque persone al posto del capo politico del Movimento 5 Stelle. Ora molte personalità del partito potrebbero puntare a conquistare il nuovo ruolo. Tra i pronti a candidarsi ci sarebbero la sindaca di Roma Virginia Raggi, europarlamentari come Dino Giarrusso. I cinque componenti dovranno però essere rappresentativi dei vari livelli di rappresentanza e di genere. Infatti al massimo potranno ricevere l’incarico due parlamentari, due europarlamentari, due membri del governo, due rappresentanti delle amministrazioni e assemblee locali.
Crucioli: «Ovviamente non posso più stare nel M5s»
A fronte di queste ultime rivelazioni c’è chi come Mattia Crucioli lascia il Movimento. Ha infatti affermato: «Ovviamente non posso più stare nel M5s. Ho sentito della buona fede, l’idea di fondo del Movimento è quella di mitigare da dentro l’impostazione liberista del governo. Io penso che sia molto meglio avere le mani libere. Loro dall’interno e noi da fuori potremmo fare un buon servizio per il Paese». Ma Crucioli non è solo infatti con vi sarebbero altri 14 del Movimento 5 Stelle che non voteranno si alla fiducia quali Abate, Angrisani, Granato, La Mura, Lezzi, Mantero, Mininno, Moronese, Morra, Nocerino, Dessì e Lannutti.
Anche la Senatrice, Bianca Laura Granati su Facebook ci tiene e a precisare la sua posizione infatti ha dichiarato: «Ho deciso, coerentemente con quello che ho sempre dichiarato, che non farò parte di questa maggioranza diventata una beffa rispetto al principio di autodeterminazione dei popoli che è confluito nell’art. 1 della Costituzione». >>tutte le news di Urbanpost