Today is the day: Giuseppe Conte verrà eletto leader e capo politico del M5S. Il passaggio di testimone avverrà questa sera. L’appuntamento è segnato per le 21:30 su Zoom, dove l’ex Premier presenterà la sua piattaforma politica. Al momento non si sa ancora se la riunione sarà pubblica, ciò che è noto è che presenzieranno alcuni gruppi parlamentari, degli eurodeputati e dei consiglieri regionali. Tutti insieme per affrontare i due principali problemi sollevati durante le ultime settimane: la questione Rousseau e il limite dei due mandati.
M5S Conte leader, questa sera l’assemblea
In casa M5S la tempesta non è ancora passata, e Conte per alcuni rappresenta letteralmente la quiete che dovrebbe farla terminare. La situazione, però, è piuttosto complessa: c’è ancora in ballo la questione degli espulsi post votazione al governo Draghi, c’è la diatriba sulla piattaforma Rousseau e Casaleggio. Il partito è letteralmente diviso, e finora Conte si è limitato a confrontarsi con Luigi Di Maio e Vito Crimi. Beppe Grillo lo sente, certo, ma poco. Tra l’altro, secondo il Fatto Quotidiano, “il suo sarà un intervento sulla visione e i principi del nuovo Movimento 5 Stelle”. Insomma, non un vero e proprio punto, ma un primo passo verso una dibattito che non potrà evitare.
Per lo stesso motivo, poi, si suppone anche che sarà fondamentalmente un monologo: i maggiorenti stanno infatti studiando un modo per evitare le domande durante l’assemblea. Perché la possibilità che possano scoccare liti in diretta, proprio durante la sua incoronazione, è palpabile. Stando a quanto riportato da Repubblica, comunque, Conte non ha intenzione di stravolgere completamente il M5S, ma vorrebbe dargli una “concezione schiettamente di governo”, chiedendo maggiore responsabilità. Il che significa stop alle liti e alle scissioni, così da riuscire a lavorare meglio insieme. Un’altra cosa sembra certa: i rapporti con Casaleggio e Rousseau sono destinati a rompersi. Conte ha addirittura fatto cambiare avvocato al Movimento per conflitti di interessi, dopo il passo indietro dello studio che seguiva sia i 5 Stelle che Davide Casaleggio.
Magari, al massimo, potrebbe essere presentato a Casaleggio un conguaglio di 150 mila euro per continuare a “valorizzare la classe dirigente”. Ma è probabile che ci saranno delle liste elettorali direttamente gestite da Conte, che quindi non dovranno passare per una votazione sulla piattaforma Rousseau.
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M5S Conte leader, i rapporti con il Partito Democratico e i nodi da affrontare
In ogni caso, Giuseppe Conte lo sa: per poter lavorare al governo c’è bisogno di stringere amicizie. Per questo sta continuando a guardare con positività Enrico Letta e il Partito Democratico. Il nuovo segretario dem, tra l’altro, nei giorni scorsi aveva anche annunciato di riservare un canale privilegiato per la comunicazione con Conte e, perché no, valutare un’eventuale alleanza per le prossime elezioni. Inoltre, Conte sta coltivando un rapporto sempre più stretto anche con Goffredo Bettini, che nel tempo ha capito che la figura dell’ex Premier non si sarebbe dissolta nel nulla tanto presto. E nemmeno tanto facilmente. I sondaggi, poi, lo dimostrano: Conte è tra i leader più graditi dagli italiani. Bettini lo paragona anche a Letta. Secondo quanto raccontato da Tommaso Labbate, per l’ex braccio destro di Zingaretti entrambi “sanno ascoltare e sanno aspettare”.
Torniamo però all’assemblea di oggi. Come abbiamo detto, non sarà una riunione semplice. Prima di iniziare il vero percorso verso la rifondazione del M5S Conte deve chiudere la questione Rousseau. E nel frattempo la piattaforma, che al momento ha bloccato i rapporti con il Movimento finchè non riceverà tutte le quote, ha lanciato una campagna di fund-raisin con l’obiettivo di chiedere agli utenti un contributo economico così che “gli iscritti possano continuare ad avere un ruolo centrale nei processi decisionali”. Una scelta che non è piaciuta ad alcuni parlamentari, che infatti hanno commentato: “Basta, questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Dividiamo le nostre strade da Rousseau“. Durante la riunione non si parlerà solo della piattaforma di Casaleggio, però. E’ probabile, infatti, che questa sera il discorso verrà indirizzato anche sul nuovo programma e, a un certo punto, sul tema dei due mandati. Un altro nodo piuttosto spinoso. >> Tutte le notizie di UrbanPost