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Madonna e Lady Gaga sotto l’attacco degli hacker. La sicurezza web: una questione che riguarda anche i vip

02/07/2020 12:55

Da Lady Gaga a Madonna, da Bruce Springsteen a Robert De Niro, passando per Barbra Streisand e Elton John, anche i famosi sono coinvolti nei sempre più frequenti fenomeni di hackeraggio virtuale.
La recente intromissione dei pirati informatici nel database “segreto” di un celebre studio legale newyorkese, di cui queste star e altre sono clienti, mette infatti a dura prova la loro privacy, con tanto di problemi legati alla diffusione di dati sensibili, tra ricatti economici e il rischio di divulgazione di informazioni personali.

Un fenomeno, quello dell’hackeraggio, che ripropone il problema della sicurezza web.Come si è visto dunque, neanche i vip, nell’affidare i propri dati riservati a operatori di vario genere, sono immuni dai predatori della Rete: pare addirittura, a questo proposito, che una parte del contratto di Madonna relativo al “Madame X Tour” sia stato pubblicato senza previo consenso.

Da Sting a Mariah Carey: la lunga lista dei vip sotto scacco degli hacker

Se l’ex-Police Sting e Mariah Carey rientrano tra le vittime del recente attacco informatico, riconducibile a una banda che utilizza, per i propri scopi, il virus REvil, vero è che l’uso di questo ransomware non è il primo della serie. Già in passato, infatti, altri vip, nostrani o di fama internazionale, sono stati oggetto dei pirati telematici, da Sara Tommasi a Belen, da Kylie Jenner a Diletta Leotta, passando per Jay-Z e Tiger Woods.

Non solo famosi: la privacy è uguale per tutti. Le strategie aziendali contro i pirati informatici

Anche le persone comuni, tuttavia, devono tutelare la propria privacy.Tanto è stato detto in merito, sulle tutele dell’app “Immuni”, ma molti sono anche i passi in avanti di aziende e informatici. Il monitoraggio dei dati web è stato infatti oggetto del bando “Start 4.0”, nell’ambito progetto Siem per la cybersicurezza.

Vero è anche che molte imprese stanno già lavorando alla soluzione del problema, specialmente in alcuni settori, come i servizi (le banche, in primis) e l’intrattenimento virtuale.

Spesso le soluzioni adottate, anche tra comparti diversi, sono univoche e fondate proprio sulla cooperazione con gli istituti bancari: a partire dall’utilizzo di portafogli virtuali come Neteller e Skrill, accessibili istantaneamente con l’inserimento di password e nome utente. Lo stesso vale per il 3D Secure, ovvero un innovativo sistema di protezione adottato dai maggiori circuiti di pagamento (da Visa a Mastercard) e dunque indispensabile, ad esempio, nel caso dei nuovi siti di scommesse, in quanto capace di bloccare sul nascere eventuali tentativi di hackeraggio.

Esistono, in questo senso, numerose guide per l’utente, nel campo dell’entertainment ma anche in ambito bancario, come conferma il recente progetto di Associazione bancaria italiana e U.I.C.I., il quale che fornisce un’audioguida ai ciechi, a tutela della sicurezza online, attestata anche dalla Otp (One time password), ovvero da password utilizzabili per una singola sessione di accesso.

Foto presa dal profilo ufficiale Instagram di LadyGaga (@ladygaga)