C’è un momento preciso in cui la Manovra 2026 sulle pensioni smette di essere una questione tecnica e diventa una vera e propria crisi politica. Quel momento arriva nel tardo pomeriggio del 18 dicembre, quando i lavori della Commissione Bilancio del Senato vengono improvvisamente sospesi. Il motivo è uno scontro frontale all’interno della maggioranza sul maxi-emendamento che interviene sul sistema previdenziale.
La parola chiave è una sola: pensioni. E attorno a questa parola si concentra una tensione che mette in difficoltà il governo Meloni, spacca la maggioranza e accende l’attacco durissimo delle opposizioni.
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Manovra pensioni, seduta sospesa: cosa è successo davvero
Non appena il governo annuncia l’arrivo del testo del maxi-emendamento in Commissione, i senatori della Lega chiedono lo stop immediato dei lavori. La richiesta è chiara: sospendere la seduta per un confronto diretto con l’esecutivo.
I lavori vengono quindi interrotti alle 18:59. Un fatto raro, soprattutto su un provvedimento cruciale come la Manovra, e che segnala una frattura evidente all’interno della stessa maggioranza.
Il nodo centrale: pensione anticipata e riscatto della laurea
Il cuore dello scontro riguarda due elementi chiave della riforma previdenziale inserita nella Manovra 2026:
– l’allungamento delle finestre mobili per la pensione anticipata
– la riduzione del valore del riscatto della laurea ai fini dell’uscita dal lavoro
Secondo il testo originario del maxi-emendamento, queste misure avrebbero prodotto un risparmio stimato in circa 2 miliardi di euro a regime entro il 2035, ma al prezzo di un significativo slittamento dell’età effettiva di pensionamento.
| Anno di maturazione | Requisito base (attesa di vita) |
Riscatto laurea non utile art. 33 maxiemendamento |
Aumento Finestra Art.33 maxiemendamento |
Requisito effettivo complessivo con riscatto laurea con finestra |
|---|---|---|---|---|
| 2026 | 42a 10m | – | 3m | 43a 1m |
| 2027 | 42a 11m | – | 3m | 43a 2m |
| 2028 | 43a 1m | – | 3m | 43a 4m |
| 2029–2030 | 43a 3m | – | 3m | 43a 6m |
| 2031 | 43a 5m | +6m | 3m | 44a 2m |
| 2032 | 43a 5m | +12m | 4m | 44a 9m |
| 2033 | 43a 6m | +18m | 4m | 45a 4m |
| 2034 | 43a 6m | +24m | 5m | 45a 11m |
| 2035–2036 | 43a 8m | +30m | 6m | 46a 8m |
| Dal 2037 | 43a 9m | +30m | 6m | 46a 9m |
Giorgetti prova a rassicurare: “Non aumentiamo i requisiti”
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti interviene più volte nel corso della giornata per contenere la tensione.
“Non è nostra intenzione aumentare i requisiti pensionistici”, dichiara, spiegando che le modifiche servono a garantire la sostenibilità del sistema nel lungo periodo.
Giancarlo Giorgetti Informativa sulla vicenda MPS Mediobanca 18-12-2025 pic.twitter.com/40Cqxy4XZw
— L’Insorto (@LInsorto) December 18, 2025
Giorgetti precisa inoltre che:
– sono stati salvati i diritti acquisiti
– chi ha già riscattato la laurea o ha iniziato a pagare non verrà penalizzato
Ma la rassicurazione non basta a ricucire lo strappo politico.
La Lega frena: “Chiediamo una riformulazione”
Il senatore leghista Claudio Borghi prende pubblicamente le distanze dal testo.
“Non c’è la questione delle finestre, ma chiediamo una riformulazione”, afferma, sottolineando il rischio di messaggi ambigui agli elettori e ai lavoratori.
È il segnale più chiaro di una tensione interna: la Lega chiede di fermare tutto per rivedere le norme sulle pensioni, nonostante il tempo stringa.
Schlein all’attacco: “Meloni campionessa di incoerenza”
Durissimo l’intervento della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Secondo Schlein, la Manovra pensioni rappresenta un tradimento delle promesse elettorali:
“Promettevano di abolire la Fornero, promettevano di abbassare l’età pensionabile. Stanno facendo l’opposto”.
Ieri avete riscritto la manovra. È una vergogna prendervi i soldi di chi ha studiato ed ha già pagato per riscattare la laurea. Un’altra manovra di promesse tradite. Dovevate abolire la #Fornero ed invece state allungando l’età pensionabile a tutti, compreso alle FFOO. #Schlein pic.twitter.com/jw3tx9QcT0
— Kαrloѕ X. (@karlitos_x) December 17, 2025
La segretaria dem accusa il governo di aver:
– cancellato Opzione Donna
– aumentato l’età pensionabile di fatto
– promesso pensioni minime a mille euro, poi aumentate solo di pochi euro
Il Pd: “Maggioranza a pezzi”
Anche il gruppo parlamentare del Pd parla apertamente di crisi.
“Se questa non è una crisi, ci spieghino cos’è”, dichiara Ubaldo Pagano, denunciando una Manovra riscritta a colpi di bilaterali tra governo e singoli partiti di maggioranza.
Secondo il Pd, il fallimento politico emerge soprattutto sulle pensioni, dove le promesse di superamento della Fornero si trasformano in nuove rigidità.
Salta la stretta sul riscatto della laurea, ma resta il problema
Sotto la pressione politica, il governo è costretto a fare un passo indietro: viene tolta la retroattività sulla stretta del riscatto della laurea.
Ma il nodo non è risolto.
Per il futuro, come chiarito da Giorgetti, il riscatto della laurea continuerà a:
– aumentare l’importo dell’assegno
– non incidere più sulla data di pensionamento
Una svolta che cambia completamente la logica dello strumento.
Come cambiano le finestre per la pensione anticipata
| Anno maturazione requisiti | Finestra di attesa |
|---|---|
| Fino al 2031 | 3 mesi |
| 2032 – 2033 | 4 mesi |
| 2034 | 5 mesi |
| Dal 2035 | 6 mesi |
Questo significa che, anche a parità di contributi, l’uscita effettiva dal lavoro viene progressivamente posticipata.
I calcoli Cgil: lavorare fino a quasi 47 anni di contributi
Secondo le simulazioni diffuse dalla Cgil, il combinato disposto tra:
– minor valore del riscatto della laurea
– finestre mobili più lunghe
potrebbe portare alcuni lavoratori a dover restare al lavoro fino a 46 anni e 9 mesi di contributi nel prossimo decennio.
Perché la Manovra pensioni è diventata un caso politico
Il punto non è solo tecnico. La Manovra 2026 tocca un nervo scoperto della politica italiana: il futuro previdenziale di milioni di lavoratori.
Promesse di abolizione della Fornero, pensioni anticipate più accessibili e minime più alte si scontrano ora con vincoli di bilancio e scelte che vanno in direzione opposta.
Cosa succede adesso
I lavori in Commissione sono ripresi solo in serata, ma il clima resta tesissimo. Il testo è ancora oggetto di modifiche e nulla può dirsi definitivo fino al voto finale.
Una cosa però è chiara: la manovra pensioni non è più solo una riforma economica. È diventata il simbolo delle contraddizioni politiche della maggioranza.
Il punto finale
La Manovra 2026 sulle pensioni nasce per garantire la sostenibilità del sistema, ma rischia di lasciare dietro di sé una lunga scia di scontento politico e sociale.
Mentre la maggioranza litiga e l’opposizione attacca, milioni di lavoratori guardano al futuro con una certezza in meno: andare in pensione sarà sempre più difficile.
