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Marco Vannini, in casa Ciontoli due uomini sconosciuti mentre lui agonizzava: l’indiscrezione

28/07/2020 12:53 - Aggiornamento 28/07/2020 13:08

Omicidio Marco Vannini, le ultime notizie sul caso di cronaca nera che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana ci riportano dentro la villetta di Antonio Ciontoli. In quella terribile notte a cavallo fra il 17 e 18 maggio 2015 c’erano altre due persone nella abitazione? Altre rispetto a Marco, Antonio Ciontoli, sua moglie Mary Pezzillo, i figli Martina e Federico e Viola Giorgini, s’intende.

Altre due persone in casa Ciontoli mentre Marco Vannini agonizzava

Lo ipotizzerebbe l’esito della consulenza fonica realizzata dai periti incaricati dalla famiglia Vannini. Diverse testate giornalistiche stanno riportando la notizia: secondo quanto pubblicato dal Corriere della Sera, “le due voci – finora sconosciute – sono udibili nella perizia depositata dai legali della famiglia Vannini”.

Un particolare che potrebbe radicalmente ribaltare la verità processuale finora ricostruita e a breve nuovamente dibattuta in aula nell’ambito del processo d’Appello bis disposto dalla Corte di Cassazione, che ha annullato la blanda sentenza di condanna emessa in secondo grado a carico di tutti i membri della famiglia Ciontoli.

Due uomini finora sconosciuti avrebbero suggerito ai Ciontoli cosa dire al telefono

Durante le terribili ore in cui il povero Marco agonizzava con un proiettile in corpo e non veniva soccorso dai presenti, secondo le indiscrezioni giornalistiche di cui in oggetto in casa Ciontoli a Ladispoli ci sarebbero stati altri due uomini. Le presunte voci di due soggetti finora sconosciuti alle indagini rappresentano un elemento del tutto nuovo e inedito in questa vicenda.

Voci individuate attraverso una consulenza fonica disposta dai legali di parte civile dei genitori di Marco, Marina Conte e Valerio Vannini, e gli avvocati Franco Coppi e Celestino Gnazi, sugli audio delle telefonate fatte quella sera in casa Ciontoli. Voci di sottofondo parte delle quali noi tutti conosciamo bene, ormai. Sempre il Corriere della Sera fa sapere che la relazione è depositata nel processo bis che si sta svolgendo davanti alla Corte d’assise d’appello e che vede i Ciontoli imputati con l’accusa di omicidio volontario. Uno dei due uomini sarebbe stato accanto a Federico Ciontoli, per suggerirgli cosa dire all’operatrice del 118. Non sarebbe stato ancora chiarito, invece, il ruolo del secondo uomo.

La clamorosa risultanza della consulenza fonica della Emme team

Quando Federico fa la telefonata (tardiva) al 118, secondo la ricostruzione dei tecnici della società Emme team, si sentirebbe una voce in lontananza dire: “Non lo muovi”. Mentre Federico parla con l’operatrice, appare evidente che il ragazzo non sa bene che dire, poiché non sta riferendo la verità dei fatti occorsi.  A quel punto secondo la consulenza interverrebbe una seconda voce finora sconosciuta, che gli suggerisce cosa dire: “È un taglio.

Federico esita e l’operatrice lo invita a provare a spiegare. A quel punto la voce misteriosa dice: “Spiegaglielo bene”. Poi Federico passa il telefono alla madre, la quale viene informata che Marco ‘si sta riprendendo’, così Mary Pezzillo chiude il telefono dicendo che il soccorso non serve più. Antonio Ciontoli dice infatti “Non serve più niente”, allora la prima voce misteriosa gli direbbe “Vieni qua, che è meglio”. Potrebbe interessarti anche —> Marco Vannini, suppliche strazianti inascoltate: ripulito l’audio dei Ciontoli