Mario Bozzoli scomparso: “Mario fu ucciso da suo nipote Giacomo: dovete processarlo!”, a riportare nero su bianco le parole degli inquirenti è il settimanale Giallo. Ora che la Procura generale di Brescia ha chiesto che Giacomo Bozzoli, 35 anni, sia processato con le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e distruzione di cadavere, Irene Zubani, moglie dell’imprenditore scomparso l’8 ottobre 2015, rompe il silenzio. Il nipote Giacomo Bozzoli, principale sospettato dalla prima ora, si difende e attraverso il suo legale ribadisce che a suo carico non vi sarebbero prove. La signora Irene si dice tuttavia fiduciosa: “Chi ha ucciso mio marito pagherà, ho sempre avuto fiducia nella giustizia”. Irene Zubani ha commentato così la notizia di richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del nipote del marito formulata nei giorni scorsi dalla Procura generale di Brescia.
Mario Bozzoli, la moglie fu la prima a puntare il dito contro i nipoti
Mario Bozzoli sarebbe stato ucciso per motivi economici. Chiesta l’archiviazione per gli altri tre indagati (Alex Bozzoli, fratello di Giacomo, e i due operai presenti in fabbrica a Marcheno la sera della scomparsa dell’imprenditore, Oscar Maggi e il senegalese Akwase Aboagye, detto Abu), adesso l’unico accusato del terribile crimine è Giacomo. Adelio, fratello e consocio di Mario Bozzoli, ha sempre difeso i suoi figli: “Non c’entrano nulla. Non avrebbero mai fatto del male a Mario”, senza tuttavia negare il fatto che con lo zio avessero avuto in passato degli screzi: “Incomprensioni, ma avevano chiarito tutto. Proveranno la loro innocenza”, scrive Giallo al riguardo.
Mario Bozzoli ucciso a colpi di pistola: l’ipotesi della Procura
La moglie di Mario Bozzoli dalla prima ora, quando contattò i carabinieri per dare l’allarme, espresse i suoi timori puntando il dito contro i nipoti: Irene temeva che suo marito fosse stato ucciso, che Alex e Giacomo potessero avergli fatto del male. A distanza di anni l’esito delle indagini le ha dato ragione. I litigi tra zio e nipoti erano scoppiati perché Mario aveva scoperto che i due fatturavano alla azienda di famiglia che gestivano insieme, la fonderia Bozzoli di Marcheno, i lavori in corso per la nuova attività che stavano avviando a Bedizzole. Secondo la magistratura inquirente Mario Bozzoli sarebbe stato ucciso – l’ipotesi è con un’arma da fuoco di piccolo calibro – nei pressi degli spogliatoi mentre, dopo aver parlato al telefono con la moglie per dirle che di lì a poco sarebbe rincasato – si apprestava a cambiarsi. Tra le 19:10 e le 19:20, dopo averlo assassinato, il presunto assassino avrebbe avvolto il cadavere con dei sacchi per poi caricarlo su uno dei camion della ditta che quella sera uscirono dalla fonderia. Nelle scorie dei forni, lo ricordiamo, dopo anni di indagini la dottoressa Cattaneo e la sua équipe non trovarono alcun frammento riconducibile al corpo dell’imprenditore, mai più trovato.
Giacomo Bozzoli: le pesanti accuse della ex fidanzata
Ad avallare il presunto odio covato dai nipoti (in particolare Giacomo) nei confronti di Mario Bozzoli, non solo la moglie dell’imprenditore, secondo cui i figli di Adelio detestavano il marito che le aveva per giunta confidato di temerli, ma anche Jessica, ex fidanzata di Giacomo. La donna in sede di indagine riferì che l’allora fidanzato aveva organizzato in passato un piano per uccidere lo zio, poi sfumato, anche perché lei si rifiutò di essere sua complice. Sarà il Gup nei prossimi mesi a decidere se archiviare tutto, chiedendo il non luogo a procedere nei confronti dell’indagato, oppure accogliere la richiesta della Procura e rinviare a giudizio Giacomo Bozzoli.