Tra le storie d’amore più tormentate del ‘900 quella tra Maria Callas e Aristotele Onassis. Una vicenda che non sarebbe sbagliato paragonare ad una favola con i contorni però di una tragedia greca, in virtù non soltanto dell’origine ellenica di entrambi, ma anche per via del triste epilogo. Come qualcuno saprà, la relazione tra i due terminò nel 1968 quando l’armatore decise di sposare Jacqueline Kennedy, a seguito della morte di quell’unico figlio avuto dalla «Divina». Un doloroso addio che fece sprofondare la Callas in una depressione spaventosa.
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Maria Callas e Onassis, favola con i contorni di tragedia: il mistero sulla morte del figlio
Il primo incontro tra Maria Callas e Aristotele Onassis avvenne nel 1957. Ambedue erano stati invitati a partecipare ad un ricevimento all’hotel Danieli, a Venezia. La cantante lirica e l’armatore greco si rividero nel dicembre del 1958. Onassis andò a rendere omaggio all’artista nel suo camerino dopo il suo trionfale esordio al concerto la Grande Notte dell’Opera a Parigi. Nel ’59 Onassis organizzò una cena in onore della Callas al Dorchester Hotel di Londra, in occasione della prima della Medea al Covent Garden. In quegli anni lui la corteggiò in maniera spietata, tanto che la «Divina» ben presto si scoprì innamorata di lui. Nell’estate del ’59 Onassis invitò Maria Callas e suo marito Battista Meneghi nel lussuoso panfilo “Christina”, lungo 99 metri, che era ormeggiato a Venezia, dinanzi al Canal Grande. Tra gli ospiti tante celebrità dell’epoca: i principi di Monaco, la famiglia Agnelli e il ministro Churchill. «Siete seduti sul pene più grande del mondo», questa era una delle tante battute che Onassis, “Ari” per gli amici, ripeteva continuamente ai presenti, in riferimento non a se stesso, ma ai seggiolini del bar della nave, che erano rivestiti di pelle di prepuzio di balena, sulle cui enormi dimensioni c’è poco da dire. Dopo due settimane, al rientro a Monte Carlo dello yacht, la Callas lasciò per sempre il marito. Anche Onassis chiuse con la moglie, Athina Mary Livanos, figlia dell’armatore Stavros Livanos, con cui era convolato a nozze nel ’45.
La relazione con l’armatore greco coincide col periodo più difficile della carriera della Divina
La storia d’amore è uno scandalo per l’epoca: a suscitare chiacchiere anche l’evidente differenza d’età (lei ha 36 anni, lui 53). Le divergenze caratteriali poi incidono: lui era uno spirito libero, lei gelosa e possessiva. La relazione con l’armatore, durata dieci anni, coincide, tra l’altro, col periodo più difficile della carriera della Callas. Lei iniziò a soffrire di afonia, la sua voce va e viene. Il punto più basso nel 1960 con la morte del piccolo Omero, deceduto dopo poche ore dalla nascita a causa di un’insufficienza respiratoria. La questione è spinosa, anche perché l’ex marito della Callas avrebbe dichiarato che la donna era sterile. Quel figlio che avrebbe dovuto unire la cantante lirica ad Onassis di fatto li allontana: lui comincia a corteggiare Jacqueline Kennedy. Onassis muore il 15 Marzo 1975 per un’infezione, dopo un intervento. Lei si spegne due anni dopo: il 16 settembre 1977 la Callas viene ritrovata senza vita nella sua casa. Il referto medico adduce come causa un arresto cardiaco, escludendo l’ipotesi del suicidio. Anche se qualche dubbio resta. Leggi anche l’articolo —> Maria Callas e Onassis storia d’amore: “galeotto fu” lo yacht “Christina”