Mario Mezzacasa è una guardia forestale in pensione di Padova. Per tutta la sua vita, Mario ha lavorato per la conservazione della bellezza del territorio nei Colli Euganei. Ora impiega il suo tempo per continuare a fare volontariato e prevenire l’inquinamento del terreno. L’ex-guardia forestale percorre i colli in sella alla sua bicicletta e raccoglie le mascherine abbandonate.
Prima raccoglieva i mozziconi, ora le mascherine
Durante la sua vita come guardia forestale nel territorio padovano, Mario si è occupato al mantenimento in buono stato delle sue colline. Ha diretto squadre per il rimboschimento, monitorato la situazione dei corsi d’acqua, sistemato frane, creato muri trasversali per ridurre la velocità dell’acqua nei torrenti di montagna. Inoltre, Mario ha controllato il lavoro delle tante cave, spento incendi boschivi, osservato che i tanti abitanti dei colli tagliassero legna all’interno del bosco secondo le regole, per preservare l’equilibrio idrogeologico del territorio. Anche dopo la pensione, Mario Mezzacasa non si è mai fermato. Prima della pandemia, raccoglieva i tanti mozziconi di sigaretta che gli automobilisti lanciano fuori dal finestrino. Ora, ripulisce i fossi e le strade dalle tante mascherine abbandonate.
Mascherine abbandonate: una piaga oltre la pandemia
La forza motrice di Mario è la fiducia nel prossimo: “Non porto rancore per le persone che le buttano. Le mascherine che sono in giro sono cadute. Mi piace pensare che non c’è la volontà di farlo“, dice Mario a Positizie. Secondo il forestale, le buone azioni su base volontaria potrebbero costituire la base del cambiamento: “Se tutti i cittadini facessero poche ore di volontariato alla settimana, essendo in tantissimi, la qualità della vita della nostra società sarebbe molto molto molto migliore“.
Se altre persone seguissero l’esempio di Mario, molte mascherine potrebbero essere raccolte prima queste si degradino nell’ambiente, rilasciando migliaia di particelle in plastica. “Io credo solo nell’esempio. L’educazione è solo esempio“, racconta Mario nell’intervista per Positizie. La pandemia da Coronavirus lascia dietro di sé un danno ambientale enorme. Secondo Legambiente, i rifiuti prodotti dall’abbandono di mascherine e guanti potrebbero ammontare a 70mila tonnellate annue. Per compiere questo semplice gesto in modo sicuro, è sufficiente seguire l’esempio di Mario: “Le raccolgo in tutta sicurezza, con la mano dentro il sacchettino, rovesciando poi dentro la mascherina”. >> Tutte le news di UrbanPost