Mascherine ai supermercati, cosa succede dal 1° maggio – Entriamo in una nuova fase, l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, proroga fino al 15 giugno l’obbligo delle mascherine in alcuni luoghi, come ospedali, cinema e mezzi pubblici. Discorso diverso invece per altri luoghi al chiuso, come il supermercato. Per fare la spesa non sarà più necessario indossarla. “Nei supermercati non esiste più l’obbligo della mascherina, per il commesso dipende dal protocollo dell’azienda che può aver sottoscritto un documento con le associazioni di categoria o datoriali. Questo può prevedere l’uso della mascherina ma è scelta non più dettata da obbligo normativo”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1.
Obbligo delle mascherine ai supermercati, cosa cambia dal 1° maggio: come funziona
Fine dell’obbligo di mascherine nei supermercati dall’1 maggio. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa però ha voluto fare in merito alcune precisazioni: “Sui supermercati dal punto di vista normativo non c’è più l’obbligo”, ma per quanto riguarda i dipendenti e i commessi “ci può essere una sigla di una grande azienda di distribuzione che attraverso un protocollo condiviso prevede ancora l’utilizzo della mascherina, ma è una scelta non più dettata da un obbligo normativo”, ha detto intervenendo a ‘Radio Anch’io’. Costa ha poi specificato: “Alcuni protocolli già in essere, figli di uno scenario diverso, in molti casi saranno rivisti, altri mantenuti”.
I chiarimenti del sottosegretario alla salute Andrea Costa
Lo stesso Costa ha poi riepilogato la road map dell’esecutivo Draghi: “Il governo ha scelto la gradualità: col primo maggio si archivia la stagione del Green pass, abbiamo previsto il prolungamento dell’uso delle mascherine in alcune situazioni fino al 15 giugno. Dopo di ché, se il quadro lo permetterà, allenteremo ulteriormente, eliminando l’obbligo in ogni luogo e situazione”. Per ora “riteniamo che i luoghi di trasporto siano luoghi in cui mantenere ancora la mascherina” mentre “sulla scuola non ci sono novità rispetto al precedente decreto, l’obbligo è stato mantenuto fino alla fine dell’anno scolastico”, ha aggiunto. Il fine “non è avere contagi zero” ma “è una convivenza col virus che non provochi più pressione sugli ospedali, per fare in modo che tornino a svolgere la loro normale funzione”, ha concluso. Leggi anche l’articolo —> Mascherine al lavoro, cosa cambia dal 1° maggio: dove resta l’obbligo