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Matteo Renzi: «Se Salvini è intelligente, ci divertiremo un mondo», il retroscena “croccante”

14/02/2021 11:31 - Aggiornamento 14/02/2021 11:32

“In una maggioranza così ampia contiamo tutti e non conta nessuno. Ma se Matteo Salvini è intelligente ci divertiremo. Davvero un mondo!”. Si sarebbe espresso così Matteo Renzi con Augusto Minzolini, alludendo al fatto che quel che rimane della maggioranza giallorossa avrà molti problemi a farsi valere nel governo di Mario Draghi, adesso che anche la Lega è rientrata in partita. A riportare l’indiscrezione anche “Libero Quotidiano”: il retroscena vedrebbe quindi la nascita di una “strana alleanza” tra renziani e salviniani, in particolare al Senato, dove Pd, Leu e 5 Stelle non avranno i numeri per pesare in maniera decisiva.

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Renzi Salvini

Matteo Renzi: «Se Salvini è intelligente, ci divertiremo un mondo», il retroscena “croccante”

«I numeri giallorossi, forse, valgono ancora alla Camera, non offrono però nessuna garanzia per il Senato», ha rimarcato Minzolini nel suo editoriale sul “Giornale”, aggiungendo che «bisognerà andare avanti di compromesso in compromesso e in questa situazione l’ultima parola l’avrà il nuovo premier». Un contesto, in cui non mancheranno colpi di scena. Nel suo editoriale Minzolini si sbottona: «Il trasversalismo in questo quadro è favorito. Sotto Monti nacquero renzismo, sovranismo e grillismo». L’appello del premier ai ministri è ad ogni modo di una comunicazione sobria. Durerà? Se sì quanto? Difficile fare pronostici. Un fatto è certo: «Questi esecutivi possono essere paragonati a grandi ombrelli sotto i quali tutto si muove. E il governo Draghi forse è stato il più grande ombrello che ci sia mai stato. Un ombrellone. Il premier questa cosa la sa. Tant’è che tenta di mettere a riparo il suo esecutivo dai sommovimenti, profondi, che non mancheranno, cercando di ancorarsi ad un’immagine di neutralità», scrive Minzolini. Del resto le scelte di Draghi all’interno del governo si muovono in questa direzione: l’ex dirigente della Bce ha preferito le personalità meno estreme dei singoli partiti. Un esempio su tutti? Giorgetti, distante dai sovranisti.

Matteo Renzi Salvini

«Ha preferito i leghisti governativi alla Giorgetti ai sovranisti»

Anche su questo Minzolini su “Il Giornale” sgancia retroscena: «Ha preferito i leghisti governativi alla Giorgetti ai sovranisti (mandando su tutte le furie Salvini che si è sentito scavalcato)». Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi, Renzi si autocelebra sul NYT: «Un capolavoro, ho fatto tutto da solo col 3%»