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Esame di Maturità al via dal 22 giugno, due scritti ma più peso all’orale: tutte le novità

15/03/2022 10:46 - Aggiornamento 15/03/2022 10:47

Maturità 2022 ordinanza – Si comincerà il 22 giugno alle 8.30, con la prima prova scritta di Italiano, che sarà uguale per tutti. Ai candidati saranno proposte sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Il 23 giugno gli studenti affronteranno la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo. Essa avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Infine ci sarà un colloquio orale.

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Maturità al via dal 22 giugno, due scritti ma più peso all’orale

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha appena firmato le Ordinanze: “Siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo ricordarcelo, ma quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito la continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno”. L’esame di maturità dunque torna ad essere quello che era prima che l’emergenza Covid “rivoluzionasse” il mondo della scuola. Saranno però solo due le prove scritte, non tre. Cambia però anche il sistema dei punteggi. La valutazione resta in centesimi, ma nella prima versione dell’ordinanza si parlava di 40 punti per il percorso svolto e di 60 per le prove d’esame. Al credito scolastico sarà attribuito invece fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si potrà ottenere la lode. La Commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno.

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In cosa consiste la prova orale

La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Leggi anche l’articolo —> Chi è Patrizio Bianchi, il nuovo ministro dell’Istruzione: carriera e vita privata

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