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Meloni vuole “disfarsi” di Draghi: “Al voto anticipato comunque”. Ma Salvini fa il guastafeste

18/12/2021 12:20 - Aggiornamento 18/12/2021 12:28

Mario Draghi «è una persona dotata di grande autorevolezza, ma oggi non ho gli elementi per dire come voterebbe Fratelli d’Italia davanti a una sua candidatura al Quirinale. (…) Credo che il mandato del premier sia strettamente legato alla figura di Mattarella. Con un nuovo presidente della Repubblica si dovrebbe tornare a elezioni, chiunque egli sia». Così in un’intervista a «La Stampa» la leader di Fratelli di Italia Giorgia Meloni, convinta che anche il segretario della Lega Matteo Salvini non si opporrebbe ad un ritorno alle urne. Ma è davvero così? La stessa ha poi ammesso: «Sul governo Draghi Fratelli d’Italia e gli alleati hanno dall’inizio differenti punti di vista». 

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Meloni vuole “disfarsi” di Draghi: “Al voto anticipato comunque”. Ma Salvini fa il guastafeste

Le elezioni in primavera sono uno scenario possibile per Giorgia Meloni, che ne aveva parlato anche durante la sua ultima ospitata a «Porta a Porta» da Bruno Vespa qualche giorno fa. Una prospettiva realistica col passaggio di Draghi al Quirinale, ma anche nel caso in cui l’economista dovesse restare a Palazzo Chigi? Al momento segnali di una maggioranza “sfrangiata” non ce ne sono più: «Draghi resti premier», ha detto il leader della Lega, durante una pausa del processo sul caso Open Arms, a Palermo, nella giornata di ieri. Salvini, che si è detto d’accordo con l’«Economist», che ha incoronato l’Italia Paese dell’anno, ha poi aggiunto con una punta di ironia: «Io faccio lo sforzo di stare con il Pd e Draghi se ne va?Abbiamo prolungato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo e lui se ne va?». Parole che sembrano cozzare con le dichiarazioni della Meloni. 

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«Il capo di stato? Deve essere sicuramente inclusivo», le dichiarazioni della leader di FdI rilasciate a «La Stampa»

La leader di FdI, parlando dell’elezione del Capo di Stato, ha detto: «Deve essere sicuramente inclusivo, più persone rappresenta e meglio è». Se si parte «dalla presunzione che debba rappresentare sempre la stessa famiglia politica, cioè la sinistra, come se tutti gli altri fossero inadeguati, non ci siamo. Non dico debba essere per forza di centrodestra, ma vorrei un arbitro capace di far rispettare le regole e ragionare solo nell’interesse della nazione», ha affermato lei a «La Stampa». E in questo Meloni e Salvini sembrano viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda: «A differenza di Letta che dice ‘si va bene tutti ma Berlusconi no’ io mi siederò al tavolo ascoltando tutti: ma perché Berlusconi no? Se Berlusconi avesse i numeri non c’è un articolo di Costituzione che prevede che il segretario del Pd possa mettere i veti», lo sfogo del leghista. Matteo Salvini sempre ieri ai microfoni dei giornalisti ha cercato anche di tracciare una rotta: «Per me ci si potrebbe trovare prima della fine dell’anno per iniziare a ragionare di criteri e chiederò anche una moratoria sulle dichiarazioni e sulle polemiche giornalistiche perché altrimenti è difficile mettersi d’accordo quando poi ogni giorno uno dice qualcosa di diverso sui giornali». 

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Draghi al Quirinale, Giorgia Meloni: «Non so e FdI lo voterebbe», poi le considerazioni su Berlusconi

Venendo al cavaliere, Silvio Berlusconi, che mirerebbe a salire al Colle, Giorgia Meloni ha spiegato: «Penso sia stato l’uomo più processato della storia d’Italia, e credo che in questo abbia avuto un ruolo il suo impegno politico. Al mio identikit corrisponde, poi bisogna vedere se ci sono i numeri perché quelli del centrodestra non bastano». Un modo garbato per scaricarlo? Un fatto è certo, stima o non stima, la leader di FdI sembra non veda l’ora di “disfarsi” dell’ex presidente della Bce Mario Draghi. Leggi anche l’articolo —> Draghi mira al Quirinale? Il “segnale” che non è sfuggito a Sorgi: così il premier si è tradito

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