Un’anziana entra in ospedale a Venezia con delle semplici complicanze a livello cardiaco ma ne esce morta. La confessione della nipote Silvia che ne parla a Fanpage durante un’intervista. Il motivo del suo ricovero riguardava il malfunzionamento di una valvola cardiaca ma tutto sommato stava bene. Silva, la nipote, ha confessato: «Mia nonna, entrata in ospedale da sana, è morta di stenti».
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Foto: Fanpage
Silvia e la Nonna entrata in ospedale sana
Silvia Zuin è la nipote dell’anziana che è stata ricoverata con delle semplici complicanze a livello cardiaco e che dopo qualche giorno è morta proprio nell’ospedale di Venezia. Fanpage la intervista per fare chiarezza sulla vicenda. Silvia ha dichiarato: «Mia nonna è entrata in ospedale a Mirano, in provincia di Venezia, la notte tra sabato 28 e domenica 29 novembre per problemi respiratori causati dal malfunzionamento di una valvola cardiaca. Nel complesso però stava bene. Da quei giorni però, la situazione è peggiorata fino alla sua morte». La nipote racconta di una nonna in buona salute e arzilla che era capace di fare tutte le commissioni da sola. Solo che per non rischiare, i familiari cercavano di non farla mia uscire di casa per evitare il contagio. Raccontando della nonna Silvia confessa di esserne molto affezionata e infatti dichiara a Fanpage: «Diceva di avere tre figli, non due. E mi fa male non aver potuto fare quello che farebbe una figlia acquisita, ossia salvarla».
La nonna era entrata in ospedale sana
In quegli ultimi giorni di Novembre però aveva iniziato ad avere problemi respiratori ma di natura cardiaca. Inizialmente si poteva pensare al Coronavirus ma dopo i primi controlli è stato appurato che l’anziana non ava contratto il Covid. Per questo motivo, l’Ospedale di Mirano l’ha fatta attendere un paio di giorni prima del ricovero. Nel reparto di Cardiologia non c’era posto e quello di Medicina è stato trasformato in Reparto Covid. Silvia Zuin dopo il ricovero della nonna ha iniziato a preoccuparsi perché sentiva la sua voce che piano piano si affievoliva. Infatti ha dichiarato: «Quando chiamavo mia nonna, mi pregava di andarla a prendere. So che per la maggior parte del tempo era in stanza da sola. Strappata alla sua quotidianità, mia nonna non aveva neppure una tv. Non ci è stato consentito di portarne una per distrarla un po’. Le avevamo fatto avere una rivista con le nostre foto tutte insieme per risollevarle il morale, ma non sembrava servire a molto. La sua voce diventava sempre più flebile al telefono».
La nonna non ha più risposto
La famiglia dell’anziana ricoverata inizia a preoccuparsi per la situazione e le chiamate diventavano sempre meno finché un giorno la Nonna non ha più risposto. Silvia, la nipote, ha dichiarato a Fanpage: «Abbiamo chiesto spiegazione agli infermieri che ci hanno risposto che mia nonna non era lucida e che aveva dimenticato come usare il telefono. Non è possibile: era una donna molto indipendente e attiva per la sua età. Quella donna che descrivono non era mia nonna. Ci hanno restituito un solo cambio sporco, segno che probabilmente è stata lavata e cambiata pochissimo. Sono molto preoccupata per gli altri pazienti anziani». Dopo la morte la famiglia prova a contattare la dottoressa che seguiva l’anziana e le risposte date non sono state gradite.
Infatti Silvia Zuin a Fanpage ha affermato: «Dopo molte insistenze telefoniche siamo riuscite a raggiungere la dottoressa che la seguiva. Il giorno previsto però la telefonata non arrivava e a quel punto l’abbiamo rintracciata noi. Ci ha detto che mia nonna era migliorata, ma che con il cambio di terapia era regredita. Nel giro di una settimana, però avrebbero dovuto dimetterla e avrebbe dovuto iniziare a convivere con la sedia a rotelle. Mia mamma ha palesato tutto il suo sconforto perché la nonna era entrata in ospedale sulle sue gambe e a quel punto il medico ci ha risposto che alla sua età una prospettiva di vita non autonoma era già tanto». Sabato si terranno i funerali dell’anziana, ma la nipote non potrà essere presente perchè intanto si è positivizzata al Covid. Silvia dichiara di volere giustizia e afferma a Fanpage: «Ho fatto richiesta per la cartella clinica e ho intenzione di rivolgermi al Tribunale del Malato. Non voglio che questo si ripeta con altre persone». >> tutte le notizie di Urbanpost
Intervista Completa: Fanpage