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Michele Buoninconti news, pool difensivo pronto a chiedere revisione processo: c’è una nuova pista investigativa

04/01/2020 12:32 - Aggiornamento 06/01/2020 00:51

Caso Elena Ceste news: i difensori di Michele Buoninconti, detenuto nel carcere di Alghero dove studia Economia e commercio e segue un percorso riabilitativo, potrebbero a breve chiedere la revisione del processo che lo ha visto condannato in tutti i gradi di giudizio a 30 anni di reclusione per avere ucciso la moglie 37enne e occultato il suo cadavere nel Rio Mersa, a poca distanza dalla casa di Costigliole D’Asti in cui la coppia viveva insieme ai quattro figli.

Michele Buoninconti: pool difensivo prepara richiesta revisione processo

Il pool difensivo di Michele Buoninconti “si prepara a chiedere la revisione del processo […] Ci sono elementi genetici che le attività d’indagine della Procura non hanno rilevato … queste tracce verranno a breve analizzate da noi”. Lo scrive Fanpage che ha intervistato Eugenio d’Orio, biologo e genetista forense facente parte del team difensivo di Buoninconti. La richiesta di revisione, si apprende, potrebbe essere presentata nei primi mesi del 2020. Il pool investigativo sta lavorando a una nuova pista mai battuta fin d’ora: “Stiamo lavorando a una tesi alternativa a quella sostenuta dalla sentenza sia per quel che attiene la scomparsa, sia per quel che attiene il ritrovamento”, così l’investigatore Davide Cannella a Fanpage. Michele Buoninonti ha perso la patria potestà sui figli, affidati dal tribunale ai nonni materni. Da quando è stato arrestato (era il 29 gennaio 2015) i suoi ragazzi hanno reciso ogni legame con lui. Non lo hanno mai incontrato né intrattengono una corrispondenza epistolare con il padre.

Caso Elena Ceste ultime news

Michele Buoninconti: il suo pool difensivo lavora a una nuova pista investigativa

Di recente il padre di Elena Ceste ha addirittura puntato il dito contro l’ex genero, accusandolo di non versare il mantenimento ai quattro nipoti. A smentirlo la criminologa e scrittrice Anna Vagli, che segue il caso Ceste-Buoninconti: “Il pompiere di Costigliole d’Asti da quando è detenuto ha versato ai figli una somma pari a 9. 744, 58 euro. Un importo non di poco conto considerando che il Buoninconti non lavora e si trova attualmente detenuto nel carcere di Alghero”, lo proverebbero i bonifici bancari disposti da Buoninconti. E anche D’Orio sul suo profilo Facebook ha scritto in merito: “Dimostrata, carte alla mano, l’infondatezza della notizia secondo cui Buoninconti, mio assistito, non avrebbe corrisposto il mantenimento ai figli. Meno ‘pettegolezzi’. Qui c’è da fare un lavoro serio e delicato”.

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