Se Joe Biden ritirasse la propria candidatura, Michelle Obama, l’ex first lady, potrebbe raccoglierne il testimone. Uno scenario non tanto inverosimile per il New York Post, che rilancia con forza una ipotesi già avanzata da più parti per contrastare – presumibilmente – Donald Trump . Scopriamo insieme cosa potrebbe accadere. (Continua a leggere dopo la foto)
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La clamorosa indiscrezione
È clamorosa l’indiscrezione che Cindy Adams, firma storica del quotidiano conservatore, ha ripreso per il New York Post: Joe Biden entro maggio si ritirerà dalle primarie, con Michelle Obama candidata Dem alle elezioni USA 2024. La notizia proverrebbe da “fonti credibili a cui pochi hanno accesso e di solito non sono destinate al naso dei media”. La convention di agosto, secondo questa tesi, potrebbe vedere la consacrazione della candidatura di Michelle. Peraltro, si svolgerà a Chicago, la sua città. Un piano, stando al tabloid newyorkese, “orchestrato” dallo stesso Barack Obama.
E lo staff di Michelle, si legge ancora, avrebbe già sondato il terreno e consultato gli investitori. Non è sfuggito, infatti, che in un’intervista dell’8 gennaio sul podcast On Purpose si è detta “terrorizzata per quello che potrebbe succedere”, in riferimento a una eventuale nuova presidenza di Donald Trump, il quale, ha aggiunto, “è semplicemente vile, volgare e cinico”. Per i sondaggi al momento il tasso di disapprovazione nei confronti di Joe Biden sarebbe negli Stati Uniti al 56,3%, un record negativo per tutti i presidenti in carica, anche per i guai giudiziari del figlio Hunter, mentre anche nei sondaggi vola il tycoon dai capelli arancioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi è Michelle Obama
Michelle LaVaughn Robinson, la prima first lady afroamericana della storia, è nata a Chicago il 17 gennaio 1964. Dopo aver concluso il percorso formativo con un diploma alla high school nel 1981, Michelle abbandona la città natale e approda dapprima alla Princeton University e poi alla Harvard Law School, prima di far ritorno nell’Illinois. A Chicago conosce il suo futuro marito, Barack: entrambi, infatti, erano stati assunti come stagisti dalla Sidley Austin, una società di rappresentanze legali. Si sono poi sposati nel 1992 e dalla loro unione sono nate Malia Ann nel 1998 e Natasha nel 2001. La passione politica e l’impegno civile hanno sempre contraddistinti entrambi: il loro primo appuntamento fu al cinema per vedere “Fa’ la casa giusta!”, di Spike Lee, incentrato sulla difficile condizione della comunità afroamericana. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le dinastie politiche negli USA
Negli Stati Uniti sembra esserci una passione per le “dinastie” politiche. La famiglia più nota, ovviamente, è quella dei Kennedy, che ha espresso il presidente tragicamente assassinato a Dallas, suo fratello Robert, che ha subito lo stesso tragico destino nel 1968, mentre era lanciato verso la presidenza, e il senatore Edward “Ted” Kennedy, oggi scomparso, oltre a numerosi rappresentanti democratici nelle amministrazioni dei vari Stati. Anche i Bush sono una famiglia totalmente immersa nella politica americana. Dal senatore Prescott Bush a suo figlio George, presidente così come lo è poi stato George jr. E poi ci sono i Clinton, Bill e Hillary, la quale è stata battuta proprio da Trump alle elezioni del 2016. Risalendo più indietro nel tempo, ricordiamo che Franklin Delano Roosevelt, presidente dal 1933 al 1945, vantava una discendenza da Theodore Roosevelt, presidente all’inizio del XX secolo.
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