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Morte Carlotta Benusiglio: l’ex accusato di omicidio chiede il rito abbreviato, udienza il 20 settembre

08/07/2021 18:43 - Aggiornamento 08/07/2021 18:53

Morte Carlotta Benusiglio: l’ex fidanzato Marco Venturi ha chiesto il rito abbreviato. L’uomo è accusato di omicidio volontario e lesioni ai danni della stilista. La 37enne fu trovata senza vita appesa ad un albero, con una sciarpa intorno al collo, in piazza Napoli a Milano, il 31 maggio 2016.

Carlotta Benusiglio, il gup di Milano rigetta la richiesta della procura di una nuova perizia medico legale

Accusato di omicidio, l’ex di Carlotta Benusiglio chiede il processo con ritoabbreviato

L’udienza preliminare è stata rinviata al 20 settembre 2021. L’indagato attraverso i suoi legali, Andrea Belotti e Veronica Rasoli, ha chiesto il rito abbreviato; richiesta della difesa sulla quale il gup Raffaella Mascarino si è riservato di decidere entro il prossimo 20 settembre.

Dichiarata inammissibile la richiesta della Procura milanese di una nuova perizia medico legale, da svolgere in incidente probatorio. Esame finalizzato a meglio chiarire le cause di morte della stilista milanese. La perizia avrebbe comportato anche accertamenti tecnici irripetibili. Il prossimo 20 settembre è prevista la requisitoria della pm Francesca Crupi e l’intervento dell’avvocato della famiglia Benusiglio, Gian Luigi Tizzoni. Calendarizzata al 4 ottobre l’arringa della difesa. La sentenza è prevista per il 25 ottobre 2021.

quarto grado stilista trovata morta

Respinta richiesta della Procura di una nuova perizia medico-legale

«Dopo 5 anni finalmente si può celebrare il processo a una persona che vuol solo dimostrare di non essere il responsabile della morte della sua fidanzata». Lo fanno sapere i legali dell’indagato, Andrea Belotti e Veronica Rasoli. La richiesta di una nuova perizia medico-legale, dichiarata inammissibile, da parte della Procura, chiedeva una «nuova e più accurata analisi istologica e istochimica dei campioni contenenti materiale biologico della vittima» per accertare la «vitalità o meno delle lesioni» sul collo della stilista. L’accusa mirava altresì ad ottenere valutazioni sulla «sindrome di Eagles» che il precedente pm Gianfranco Gallo titolare del fascicolo inserì nell’imputazione come causa che avrebbe accelerato il soffocamento. Non solo, anche ulteriori analisi sulle «caratteristiche del nodo e delle modalità di avvolgimento della sciarpa» che ha soffocato Carlotta. (Continua a leggere dopo la foto)

A tale richiesta, respinta dal Gup, anche la difesa di Venturi si era opposta, osservando che un accertamento peritale disposto nel 2018 dal gip aveva già stabilito la prova del suicidio. Pista del suicidio sostenuta anche da un secondo gip, dal Tribunale del Riesame di Milano e dalla Cassazione che in tutti e tre i casi hanno respinto la richiesta di arresto per Venturi. L’uomo è anche accusato di episodi di stalking e lesioni ai danni dell’allora fidanzata, che avrebbe commesso tra il 2014 e il 2016. Potrebbe interessarti anche —> Carlotta Benusiglio stilista trovata impiccata: sotto accusa il fidanzato, pm chiede nuova perizia su cause morte