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Morto Ezio Bosso: chi era il compositore, pianista e direttore d’orchestra scomparso a 48 anni

15/05/2020 10:15 - Aggiornamento 15/05/2020 10:58

Si è spento oggi, venerdì 15 maggio 2020, Ezio Bosso, morto a Bologna a soli 48 anni. Nato a Torino il 13 settembre 1971, Bosso era direttore d’orchestra, compositore e pianista e conviveva dal 2011 con una malattia neurodegenerativa che gli aveva impedito, negli ultimi anni, di portare avanti la sua passione. Operato per un tumore al cervello proprio nel 2011, fu dopo quell’intervento che gli venne diagnosticata la malattia, inizialmente identificata dai media come Sla, sclerosi laterale amiotrofica.

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morto ezio bosso

Morto Ezio Bosso: pianista, compositore e direttore d’orchestra

Bambino ‘prodigio’, Ezio si avvicina alla musica all’età di quattro anni, seguendo le orme di una prozia pianista e del fratello musicista. L’esordio come solista avviene a 16 anni in Francia. Da lì comincia a girare le orchestre europee finché l’incontro con Ludwig Streicher segna la svolta nella sua carriera artistica. Inizierà infatti a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna. Dagli anni ’90 sono numerosi i concerti che lo vedono protagonista nella scena internazionale, diversi i corsi tenuti, molteplici le direzioni di orchestra.

La sua arte è commissionata o utilizzata da importanti istituzioni operistiche; ma Bosso si occupa anche di musica da film e collabora a progetti sociali e divulgativi. Riceve due nomination al David di Donatello per le musiche di Io non ho pauraIl ragazzo invisibile. Viene insignito del Critic and audience choice for best music al Syracuse festival di New York e vince il Premio Flaiano d’oro per ben due volte.

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Gli ultimi desideri dalla sua casa di Bologna

Sebbene le patologie di cui ha sofferto non gli abbiano inizialmente impedito di continuare a suonare, comporre e dirigere, Bosso si è dovuto arrendere alla malattia nel 2019 quando la compromissione dell’uso delle mani l’ha costretto a cessare l’attività di pianista. Solo pochi giorni fa, dalla sua casa di Bologna, fantasticava sulle cose da fare alla fine di questa lunga quarantena. «La prima cosa che farò – aveva confessato a Il Corriere della Sera – è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero». >> Carlos Sainz Jr età, carriera e vita privata: tutto sul nuovo pilota della Ferrari

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