Si chiama “Bassa profilo” la nuova operazione contro l”Ndrangheta coordinata dal procuratore antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri e che coinvolge 200 agenti della Direzione investigativa antimafia, 70 unità tra polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza con il supporto di quattro unità cinofili e un elicottero. Un’operazione enorme che ha portato il carcere a 13 persone e i domiciliari ad altre 35. E che, tra gli indagati, vede emergere anche i nomi di Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, e di Francesco Talarico, assessore al bilancio della Regione Calabria.
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‘Ndrangheta, un’operazione che coinvolge tutta Italia
Con l’operazione “Bassa profilo” contro l’Ndrangheta, la procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di svariati sequestri di beni costruiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali. Tra l’altro, durante le indagini sarebbe emersa anche la movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro. Al momento sono stati coinvolti nella maxi operazione imprenditori, esponenti della pubblica amministrazione ritenuti collusi con le organizzazioni criminali, ma anche diversi colletti bianchi di Catanzaro e provincia. Le custodie cautelari, poi, sono scattane nei confronti di presunti esponenti delle cosche più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro. In particolare, si tratta di “Bonaventura”, “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”.
Tra gli indagati il segretario dell’Udc
Un altro dei nomi finiti nel registro degli indagati è quello dell’assessore regionale al bilancio della Calabria Francesco Talarico, ora ai domiciliari. Sulla maxi operazione che ha coinvolto tutta Italia è già intervenuto anche il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, il quale si è detto molto soddisfatto del lavoro di Gratteri. Morra, infatti, questa mattina ha parlato di “azione concreta contro le mafie” che “riporta la ricchezza nelle mani dei cittadini”. In seguito, poi, ha aggiunto che questa operazione è “un reale Recovery Fund che deve essere sempre attivo. Questi arresti dimostrano che lo Stato non solo è presente, ma che è anche più forte e tenace”. >> Tutte le notizie di UrbanPost