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Niccolò Pagani, professore de “L’Eredità”: «Dobbiamo tornare a scuola, lamentarsi è inutile»

31/08/2020 18:28 - Aggiornamento 31/08/2020 18:31

«Dobbiamo tornare a scuola, toccare con mano i problemi e affrontarli nella pratica. Avere un’agenda di lungo periodo è difficile, lamentarsi inutile. Torniamo e rispettiamo le regole», così Niccolò Pagani, il campione de “L’Eredità”, che ha lasciato il programma in anticipo per poter tornare ad insegnare ai suoi ragazzi. Il docente ha rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera” in cui ha parlato del tema caldo del giorno: la possibilità che le scuole restino chiuse. Il giovane è per il rientro a tutti i costi: «In presenza e con lo stesso numero di ore», ha sottolineato.

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Niccolò Pagani

Niccolò Pagani, professore de “L’Eredità”: «Dobbiamo tornare a scuola, lamentarsi è inutile»

«“La scuola come un lager”, un paragone infelice che nessuno dovrebbe osare fare, neanche per provocazione. E non solo perché significa sminuire un luogo di felicità accostandolo a uno degli orrori. Perché se io fossi un genitore apprezzerei l’insegnamento di norme e comportamenti che si devono tenere in emergenza. Direi a mio figlio: senti, il mondo c’è da migliaia di anni, se devi portare una mascherina qualche ora non lagnarti perché serve per la difesa del bene comune. Ci sono sempre momenti, nella vita, in cui bisogna fare dei sacrifici», ha dichiarato Niccolò Pagani. A proposito del distanziamento il giovane insegnante ha detto: «Se a livello organizzativo non si riesce a mantenere il metro, allora si usino i dispositivi. Tra dad, divano e gestione dei nonni e delle mamme che devono rinunciare al lavoro e la mascherina, meglio quest’ultima».

Niccolò Pagani

«Mio padre è medico, ha 68 anni ed è sempre andato in ospedale tutti i mesi del lockdown»

Sul finale qualche parola anche sugli insegnanti che hanno timore di tornare tra i banchi: «Io ho 34 anni: non posso giudicare chi ha l’asma o una certa età. Ma non vedo l’ora. E non mi sono mai posto il problema della possibilità di contagio. Mio padre è medico, ha 68 anni ed è sempre andato in ospedale tutti i mesi del lockdown. Se ora io non tornassi in classe per paura, non starei bene con me stesso», ha affermato il campione de “L’Eredità”. Leggi anche l’articolo —> Paragone (Italexit): “I truffati dalle banche non hanno visto un Euro”