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No Green Pass e Forza Nuova, Draghi sceglie la linea dura: stretta sui cortei ma non solo

11/10/2021 09:25 - Aggiornamento 11/10/2021 10:37

No Green Pass, Draghi scuote Viminale: stretta sui cortei dopo gli episodi di Roma – Lunedì 11 ottobre 2021. Il governo, a seguito degli assalti alla Cgil e al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I, è determinato a correre ai ripari. Il premier, come riporta il «Corriere della sera», ha chiesto che d’ora in poi ci siano maggiori verifiche sulla sicurezza prima di dare il via libera a manifestazioni. Svalutazioni ed errori non sono più ammessi: l’ok ai cortei dovrà avvenire solo dopo un’attenta valutazione dei rischi. In ogni caso sarà necessaria l’autorizzazione.

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No Green Pass e Forza Nuova, Draghi sceglie la linea dura: stretta sui cortei ma non solo

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio privato con la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e con il sottosegretario delegato Franco Gabrielli. Stando a quanto riferisce «La Repubblica» “il raid” puntava su palazzo Chigi. L’obiettivo di Forza Nuova era violare la sede del governo per replicare l’assalto a Capitol Hill avvenuto negli Usa. Un attacco alla democrazia. «Il Corriere della Sera» spiega che da oggi il governo Draghi adotterà misure molto più stringenti: massima attenzione nel dare il via libera a cortei e manifestazioni. Le regole dovranno «dimostrare che lo Stato c’è e interviene per contrastare i violenti, per stroncare gli estremismi e le iniziative di chi mira a creare tensione e instabilità». Che la macchina della sicurezza non abbia funzionato a dovere è sotto gli occhi di tutti: come è stato possibile non intercettare le intenzioni di alcune forze estremiste in seno alla manifestazione dei No Green Pass nella capitale? L’evento prevedeva che i partecipanti potessero essere al massimo tremila, perché invece gli agenti si sono trovati a dover fare i conti con oltre diecimila persone.

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“Il raid puntava a Palazzo Chigi”, retroscena de “La Repubblica”: le nuove misure del governo

Il capo della polizia Lamberto Giannini ha già sensibilizzato le questure «alla massima attenzione di tutte quelle aree di malcontento» che potrebbero pianificare azioni eclatanti. Dal canto suo la Lamorgese ha convocato per mercoledì un comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza che servirà ad analizzare cosa non ha funzionato sabato. Ed è proprio la ministra dell’Interno ad essere finita ancora una volta nel mirino dei sovranisti. Dopo la disastrosa gestione della sicurezza a Roma, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno puntato di nuovo il dito contro la titolare del Viminale, in passato già difesa dal presidente del Consiglio Draghi. «Castellino aveva daspo ma ieri era in piazza, nessuno se n’è accorto? La Lamorgese sapeva di Castellino, perché non l’ha impedito? A chi è convenuto che la manifestazione finisse in vacca? Prima delle Comunali ci sono stati dieci giorni sul caso Morisi; ora ci sono dieci giorni di antifascismo, in vista dei ballottaggi», l’affondo del leader della Lega Salvini. Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgia Meloni«Mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti. Lascia però sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno».

La stessa leader di FdI ha definito la «gestione della sicurezza pubblica assolutamente ridicola». E ancora: «Qualcuno deve assumersi la responsabilità di conoscere nomi e cognomi delle stesse persone che fanno sempre le stesse cose e curiosamente sono sempre libere di farle». La ministra dell’Interno nelle ore successive alle sommosse a Roma aveva detto: «Le forze di polizia hanno agito con equilibrio e professionalità», sottolineando che era stata una giornata «inquietante carica eversiva». La Lamorgese ha descritto gli scontri nella capitale «intollerabili atti di violenza».

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No Green Pass Draghi condanna scontri. Si ragiona sullo scioglimento di Forza Nuova

Quanto successo a Roma non ha intimorito il governo, che non fa alcun passo indietro. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato «le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione». Il Governo, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico». Forza Nuova di tutta risposta ha pubblicato un comunicato: «Da lunedì, dal 15 ottobre, e fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi». 

Sugli assalti di Roma indagherà anche un magistrato dell’antiterrorismo. Tra gli arrestati, 12 in totale, ci sono anche i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore, ma anche l’ex Nar, poi passato a FN, Luigi Aronica, soprannominato “er pantera di Monteverde”, uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati. Il Partito Democratico chiede lo scioglimento del movimento di estrema destra, per l’ex premier Giuseppe Conte “ci sono le condizioni” per farlo. «È evidente che ci sia una volontà deliberata di condurre attacchi squadristi e questo non lo possiamo accettare», le parole del capo del M5s. Leggi anche l’articolo —> Forza Nuova non indietreggia, altra minaccia dopo gli scontri: “La rivoluzione non si ferma”

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