Nuoro operazione “Marghine”. Sette arresti, 5 chili di cocaina sequestrati insieme a 500mila euro in contanti destinati a fornitori calabresi legati alla ‘ndrangheta che reperivano e fornivano la droga. E’ quanto emerge dall’operazione “Marghine” portata a termine questa mattina dai Carabinieri del Ros su mandato della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Cagliari. (Continua a leggere dopo la foto)
Supportati dai Comandi Provinciali Carabinieri di Nuoro, Oristano e Reggio Calabria, e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, gli uomini del Ros hanno proceduto questa mattina, lunedì 6 dicembre 2021, all’arresto di 7 indagati. Le accuse, per tutti, sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, nonché per plurimi episodi di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
Nuoro operazione “Marghine”: 7 arresti per traffico di droga, le indagini avviate nel 2017
Il provvedimento cautelare scaturisce da un’indagine, avviata dal Ros nel 2017. Sotto indagine un sodalizio criminale dedito al traffico di ingenti quantità di stupefacente, principalmente del tipo cocaina, approvvigionato in Calabria e destinato allo smercio nelle province di Oristano, Cagliari e Sud Sardegna.
I considerevoli guadagni legati al narcotraffico, nel corso del tempo, hanno favorito il progressivo sviluppo di compagini criminali dedite allo smercio di stupefacente, sia in vari centri urbani che nelle aree centrali dell’isola, che hanno prediletto questo “settore” in luogo di quelle attività delittuose legate ai reati contro la persona e il patrimonio che hanno caratterizzato l’agire della criminalità sarda. (continua a leggere dopo la foto)
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I collegamenti con la ‘ndrangheta
Le attività investigative, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, hanno consentito di individuare un sodalizio, radicato nella provincia di Nuoro ed in particolare nelle regioni del “Marghine” e della “Planargia”, articolato su più componenti operative. L’una era impegnata nel reperimento e fornitura del narcotico, che veniva garantito da soggetti calabresi legati alla ‘ndrangheta. L’altra si occupava invece distribuzione del narcotico agli acquirenti all’ingrosso nell’isola e alla gestione di una rete di smercio al dettaglio di cui si occupavano anche alcuni allevatori sardi.
Nel corso dell’investigazione sono stati sequestrati 5 kg di cocaina con grado di purezza dell’85% utile alla realizzazione di oltre 30 mila dosi medie, nonché 500mila euro in contanti destinati ai fornitori calabresi. Nell’ambito dell’operazione sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni domiciliari.
La cocaina arrivava sempre nascosta dentro automobili prese a noleggio e imbarcate, con i trafficanti, sui traghetti e le navi che arrivavano a Olbia. La droga finiva poi nelle provincie di Nuoro, Oristano e anche nel Cagliaritano, per la precisione a Decimoputzu. Tra gli arrestati di oggi anche un 59enne noto come elemento di spicco delle cosche di San Luca (Reggio Calabria), tra le “regine” del narcotraffico, e due suoi sodali, di cui uno già recluso nel carcere di Locri.