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Sardegna, liceo insorge contro le restrizioni della preside: “No a piercing e unghie lunghe”

06/12/2021 18:47

Nuoro protesta liceo. Negli ultimi giorni è avvenuta una vera e propria insurrezione tra gli studenti del liceo delle scienze umane e musicale “Sebastiano Satta”, Nuoro. Fino ad oggi una serie di lezioni saltate e di proteste, poi la tregua. Lo sciopero è insorto per le restrizioni applicate dalla dirigente dell’istituto. (Continua dopo la foto)

Le restrizioni applicate dalla dirigente dell’istituto: stop a piercing, unghie lunghe, ricreazione, ritiro dei cellulari prima delle lezioni, un solo spostamento per classe verso distributori di bibite e alimenti. Lo sciopero è stato sospeso dopo che la dirigente ha convocato per questo pomeriggio il collegio dei docenti per discutere le richieste degli studenti, che ora aspettano di capire quali decisioni verranno prese. “Non c’è solo il problema del piercing e delle unghie – aveva detto uno degli studenti – Vogliamo ricordare che siamo qui perché passiamo 5 ore seduti, non esiste la ricreazione e abbiamo 10 minuti di pausa ogni ora a discrezione del docente. […]Continueremo a parlare con la preside che ci ripete che deve riunirsi il consiglio di istituto per decidere. Che si riuniscano per restituirci i nostri diritti, ma devono essere messi nero si bianco”. (Continua dopo la foto)

Nuoro protesta liceo Sebastiano Satta: “No a piercing e unghie lunghe”

La replica della preside: “Ho la coscienza a posto, faccio il mio lavoro. Perché è verissimo che la scuola è dei ragazzi, ma è anche vero che la scuola va gestita con delle regole, esattamente come succede in ogni famiglia e in ogni condominio, altrimenti precipitiamo nell’anarchia”, ha detto la preside Marchetti.  “Mai vietato il piercing, non sono Hitler, non sono Mussolini“, ha aggiunto. Quel divieto però esiste e si trova “nel regolamento del dipartimento di scienze motorie per il rispetto delle norme di sicurezza in palestra. Non ho niente da nascondere – ha spiegato Marchetti – anche se tutto sembra ridursi a una banale questione di uscite in bagno, piercing e unghie lunghe. Mi sento precipitata in un Medioevo contemporaneo. Le streghe venivano messe al rogo. Io in questo momento sono vittima di un rogo mediatico. La differenza rispetto alle streghe del Medioevo sta nel fatto che io posso difendermi percorrendo diverse vie, e le percorrerò tutte”.

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