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Quali saranno gli indennizzi per le imprese colpite dalle restrizioni del nuovo Dpcm

26/10/2020 09:21

L’altro rovescio della medaglia delle misure restrittive anti Covid-19 contenute nel nuovo Dpcm sono gli indennizzi. Se non si permette al popolo di lavorare, in qualche modo bisogna però sostenerlo. Durante la prima fase non è andato tutto come doveva: non sempre sono arrivati i bonus, le casse integrazione si sono bloccate in fretta e molti italiani si sono letteralmente trovati con l’acqua alla gola. Vedremo se questa volta sarà diverso: “Stiamo lavorando perchè “gli indennizzi” arrivino il prima possibile“, ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili, quindi sarà una quota un po’ superiore a quella dell’altra volta”, ha aggiunto poi al Tg1.

>>Leggi anche: Nuovo Dpcm oggi, è ufficiale: fino al 24 novembre bar e ristoranti chiusi alle 18

Nuovo Dpcm indennizzi, Gualtieri: “Contributi entro metà novembre”

“Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico“, ha detto ancora al Tg1. “Daremo un indennizzo superiore rispetto a quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili”.

Gli indennizzi saranno rivolti alle aziende che di più stanno subendo le misure anti Covid: “Sono molte, più di 300mila, forse 350mila tutte le aziende e gli esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm. Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori“.

Teoricamente, quindi, gli indennizzi dovrebbero arrivare automaticamente a tutti coloro che già avevano fatto richiesta durante la prima fase dell’emergenza. Per coloro che non hanno fatto domanda o hanno un fatturato superiore ai 5 milioni di euro, invece, ci sarà una nuova richiesta da compilare e di conseguenza “qualche settimana in più per avere l’erogazione che, in ogni caso, sarà entro l’anno”, ha sottolineato Gualtieri.

Nuovo Dpcm indennizzi

Proroga della cassa integrazione e misure per un totale di 4/4,5 miliardi

Tra oggi e domani il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per varare un decreto legge. Dovrebbero essere stanziati tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro in sostegni. Il fondo si suddividerà in aiuti per le aziende colpite dal nuovo Dpcm in vigore fino al 24 novembre, sia per quelle che dovranno chiudere completamente le porte che per quelle che dovranno limitare i giorni e gli orari di apertura. A differenza degli scorsi bonus, non ci sarà limite di fatturato. Riguarderà, quindi, nello specifico: ristoranti, bar, pub gelaterie, pasticcerie, cinema, teatri, sale giochi, discoteche, palestre, piscine, centri benessere, impianti sciistici. Il contributo sarà accreditato direttamente sull’iban dei beneficiari da parte dell’Agenzia delle entrate.

Teoricamente, l’importo, commisurato al fatturato, dovrebbe essere superiore a quello previsto dal Decreto Rilancio. Per i bar, il minimo dovrebbe essere 2 mila euro. Il sostegno dovrebbe poi crescere per le attività costrette alla chiusura. Con questo decreto legge, verrà eliminata inoltre la seconda rata dell’Imu, quella da pagare entro il 16 dicembre, per le aziende colpite dal Dpcm. Le stesse beneficeranno anche di un ulteriore credito di imposta sugli affitti, per due o tre mesi. Il credito potrà essere ceduto al proprietario o scontato dal canone. Si prevederà, poi, un’indennità di mille euro per i lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo, dei centri sportivi. Ma anche per i lavoratori occasionali e intermittenti, i venditori a domicilio.

Il Reddito di emergenza, destinato ai bisognosi che non hanno i requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza, verrà prorogato per il mese di novembre. Infine, si prevederanno delle risorse per la filiera agroalimentare e per gli straordinari delle forze dell’ordine.

l'Italia dopo il coronavirus rimbalzo del Pil

Nuovo Dpcm indennizzi, cassa integrazione e licenziamenti

Non mancherà una proroga della cassa integrazione per le aziende che vi hanno fatto ricorso in maniera continuativa. Da quanto si apprende, potrebbe essere allungata di altre sei settimane, così da arrivare al 31 dicembre. Si valuta anche l’opzione, però, di prevedere altre 10 settimane, in modo da arrivare al 31 gennaio 2021. Considerando la legge di Bilancio, si dovrebbe arrivare a un totale di 18 settimane, utilizzabili entro la fine di giugno 2021. Fino al 31 gennaio dovrebbe essere prorogato anche il blocco dei licenziamenti per chi usa effettivamente la cassa integrazione. >>Tutte le notizie di UrbanPost

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