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Nuovo Dpcm ottobre 2020, cosa cambia: tutte le regole anti Covid al vaglio del governo

12/10/2020 08:45 - Aggiornamento 12/10/2020 08:51

Coronavirus, oggi verso nuovo Dpcm. Al vaglio del governo previste limitazioni alla movida e agli eventi pubblici, ma non solo. Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico avrebbero deciso di sospendere gli sport amatoriali in cui è inevitabile il contatto, come ad esempio il calcetto, e le feste private. Il Cts avrebbe pensato di ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni: basta un solo tampone per risultare guariti e uscire dall’isolamento. Possibile via libera al decreto tra martedì e mercoledì, dopo la cabina di regia con Regioni ed enti locali. La prima riunione per approvare le nuove misure, che dovrebbero entrare in vigore dal 15 ottobre, c’è stata ieri nel pomeriggio.

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Nuovo Dpcm ottobre 2020, cosa cambia: tutte le regole anti Covid al vaglio del governo

Il Cts ha preso in esame tutti gli aspetti sanitari per fare fronte alla seconda ondata di Coronavirus. Nel corso della riunione tenuta ieri, domenica 11 ottobre, gli esperti hanno illustrato le linee che dovrebbero essere contenute nel prossimo Dpcm per contrastare l’aumento dei contagi. Provvedimenti importanti che verranno portate al confronto con le Regioni. Durante l’incontro si è parlato anche dell’autorizzazione dei tamponi molecolari e antigenici pure per i “contatti”. I test potrebbero essere effettuati anche dai medici di famiglia e dai pediatri. 

«Abbiamo iniziato a utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno: cinque milioni sono in arrivo e verranno usati nelle scuole. Stiamo lavorando per provare ad aprire anche l’opportunità di un utilizzo negli studi dei medici generali e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti», ha spiegato il ministro dell’Istruzione Roberto Speranza, che ha aggiunto: «È stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da lunedì, c’è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale»

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Il ministro Speranza: «Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale»

Verso la chiusura nazionale«Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio», ha spiegato Speranza, che ha poi sottolineato l’importanza dell’uso della mascherina e del distanziamento sociale. Il 75% dei contagi è avvenuto nelle relazioni familiari. Per questa ragione nuova stretta sulle feste private, sugli assembramenti e sugli orari di apertura dei locali. «Serve un cambio di marcia e interventi puntuali sulle zone a rischio per rimettere la curva dei contagi sotto controllo», ha rimarcato il ministro della Salute. Leggi anche l’articolo —> Covid, i numeri di oggi: 5.456 nuovi casi, oltre mille in Lombardia