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Nuovo Dpcm, Speranza al Parlamento: “Mascherine obbligatorie all’aperto, non ne siamo ancora fuori”

06/10/2020 10:47

Ci sarà una conferma di tutte le norme anti contagio in vigore al momento, ma sarà aggiunto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto in tutta Italia e la proroga allo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021. Questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato in Parlamento il testo del nuovo Dpcm che domani dovrà essere firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al momento, comunque, è stata smentita l’ipotesi di chiusure anticipate per i locali.

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Nuovo Dpcm, Speranza: “Non ne siamo ancora fuori”

Continua l’attesa del nuovo Dpcm, e intanto da una parte all’altra rimbalzano ipotesi sul documento che domani il presidente del Consiglio dovrà firmare. Si è parlato di una stretta sui locali, di obbligo della mascherina anche all’esterno. Ancora non c’è nulla di certo, ma sembra che il nuovo Decreto possa avere una durata di 30 giorni. Per quello che sappiamo, è previsto inoltre un nuovo confronto anche con gli enti locali, per discutere delle misure da applicare. Il Consiglio dei ministri, comunque, si riunirà questa sera per effettuare gli ultimi ritocchi.

“Ogni passaggio parlamentare è utile, un bene per la nostra democrazia.- ha detto Speranza in Aula poco fa- Prima di arrivare a ragionare sulle valutazioni del governo rispetto al prossimo Dpcm, vorrei ripercorrere alcuni dati. Il quadro internazionale e nazionale segnala una mutazione di fase rispetto ai mesi passati. Il numero dei contagiati ha superato i 35 milioni. I decessi sono più di un milione. L’indicazione d’incidenza del virus nei diversi paesi ci dà una prima fotografia: in Spagna il numero di quest’indicatore è 319, in Francia 246, in Olanda 243, in Belgio 220, in Italia è 45, numero notevolmente più basso.

È del tutto evidente che in questi paesi c’è un’inversione di marcia, si ripristinano le misure restrittive di marzo, aprile e maggio. La tendenza riguarda tutti i paesi europei e il nostro Paese. L’Italia sta meglio insieme alla Germania, ma non ne siamo fuori, sarebbe un azzardo“.

Speranza

Speranza: “La crescita è diffusa e generalizzata”

“Nella giornata di ieri- ha aggiunto- per esempio a Parigi è stata disposta la chiusura dei bar, delle piscine, delle palestre. C’è una fase di peggioramento oggettivo. In Italia da 9 settimane i contagi sono in crescita. Nella prima fase il virus aveva colpito un pezzo d’Italia geograficamente circoscritto. Oggi non c’è più una dinamica di territorialità, ma la crescita è diffusa e generalizzata. Nessuna Regione può sentirsi fuori dai rischi che tutto il Paese corre. Ci sarà bisogno di ripristinare la massima condivisione tra Stato e Regioni, un livello di coordinamento molto più forte Le Regioni potranno assumere misure più restrittive.

L’Italia ha un piccolo vantaggio rispetto agli altri, ma questo non può essere sprecato. I risultati sono figli del lavoro della comunità nazionale, del nostro servizio sanitario nazionale”, ha dichiarato con delle parole che sono state accolte da un applauso generale. “I risultati non sono acquisiti per sempre, la sfida è aperta e bisogno insistere sulla linea della prudenza. Il premier ha già annunciato che ci vuole una continuità dello stato d’emergenza fino alla fine di gennaio. L’emergenza non è finita, ci dobbiamo fare i conti. Bisogna mantenere quell’impalcatura istituzionale che fino ad ora ha funzionato. Lo stato d’emergenza è stato prorogato molte volte nella storia d’Italia”.

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Nuovo Dpcm, confermate le misure già in vigore

“Dentro questo Dpcm che sarà approvato nella serata di domani verranno confermate le misure essenziali fino a qui adottate.- ha spiegato ancora Speranza- Ma ci sarà un primo rafforzamento. L’asse portante poggia su tre regole: utilizzo corretto delle mascherine, che verrà esteso anche all’aperto, in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi bisogna indossarla. Resta il divieto di assembramenti, non ce li possiamo permettere. Il terzo punto riguarda il lavaggio delle mani. Su queste regole essenziali c’è la piena condivisione della comunità scientifica mondiale”. >>Tutte le notizie di UrbanPost