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Omicron 2, arriva la quinta ondata? L’allerta degli esperti: “Sbagliato togliere le restrizioni”

25/03/2022 13:05

Come successo nel 2021, in questo mese di marzo dopo un leggero calo i casi di covid stanno tornando a salire. La causa è la nuova variante che, al momento, sembra essere quella più in circolazione: la Omicron 2. Alcuni esperti la considerano una nuova ondata, altri invece semplicemente un’impennata della quarta. C’è una cosa che, comunque, mette tutti d’accordo: una volta tolti mascherine e distanziamento sociale, i contagi e i ricoveri si alzeranno notevolmente.

covid o raffreddore

Omicron 2, stiamo entrando in una nuova ondata?

La variante Omicron 2 si sta dimostrando ancora più contagiosa della vecchia Omicron (+30%), e l’aumento dei pazienti covid ricoverati potrebbe causare un nuovo blocco del sistema ospedaliero. Al momento sia la mortalità che i ricoveri in terapia intensiva sono in diminuzione, ma se il virus continuasse a circolare in questo modo non si esclude che potrebbero salire, soprattutto per le persone fragili e quelle che ancora non si sono sottoposte al vaccino anti covid. Omicron 2, infatti, non risulta essere più letale, ma ha il 30% in più di contagiosità, e per questo rappresenta un pericolo.

Secondo altri punti di vista, potremmo dover imparare a convivere con picchi altalenanti della variante, in particolare modo in seguito all’eliminazione delle restrizioni. Tra l’altro, per Bassetti, questa variante, la Omicron 2, è incontenibile sia con le misure anti covid che senza: l’unico metodo per bloccare la diffusione è aumentare ancora di più le vaccinazioni. L’allentamento delle restrizioni, insieme all’abbassamento dell’attenzione da parte delle persone, al calare della protezione dei vaccini e all’arrivo dell’estate, quindi, potrebbe avere un effetto considerevole sul numero dei contagi. Non a caso circa una settimana fa Walter Ricciardi aveva dichiarato che, a parere suo, l’Italia potrebbe presto dover essere costretta a fare un passo indietro in termini di misure anti covid.

Alcuni esperti epidemiologi e virologi parlano di metà maggio, altri di giugno. In entrambi i casi, però, il tempo del “liberi tutti”, a parere loro, sembra destinato a non durare molto. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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