Vai al contenuto

Onu approva la risoluzione contro la Russia, 35 gli astenuti: qual è il ruolo della Cina

03/03/2022 11:57

I Paesi che si sono astenuti al voto sulla risoluzione Onu sono 35: tra questi ci sono Cina, ma anche India, Eritrea e Pakistan. Sono anche loro gli alleati silenziosi della Russia di Putin? Sul «Corriere della Sera» Federico Rampini cerca di tirare le somme, tracciando un bilancio a livello internazionale di quanto sta accadendo. Pechino avrebbe tratto dei vantaggi non da poco, incassando un «regalo» strategico: scompaginate le priorità Usa dall’Indo-Pacifico all’Europa.

leggi anche l’articolo —> Oligarchi contro Putin? L’analisi di Davide Serra: “Alcuni veri gangster, il terrore delle torture”

Cina ultime notizie

Onu approva la risoluzione contro la Russia, 35 gli astenuti: qual è il ruolo della Cina

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari e 35 astenuti. Per essere adottata, la mozione doveva essere approvata dai due terzi dei Paesi membri. L’esito è stato superiore a quella della condanna della Russia per l’annessione della Crimea nel 2014. Un fatto importante: “Le bombe non silenziano la comunità internazionale. Questo storico voto dell’Onu dà un forte messaggio contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il mondo ha massicciamente rigettato questa ingiustificata aggressione. Gli attacchi sono una lampante violazione del diritto internazionale”, ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel commentando il voto alle Nazioni Unite sulla guerra in Ucraina. Quali effetti nel concreto?

onu russia

“Più Vladimir Putin ci appare in difficoltà in Ucraina, più si addensano gli interrogativi sui piani della Cina”

Ma Xue, ricercatore al China Institute of Contemporary International Relations, think tank legato all’intelligence di Pechino, a proposito della crisi ucraina ha scritto: «La Russia si è adattata dal 2014 per sopravvivere a dure sanzioni finanziarie. L’America e i suoi alleati europei finiranno per subire i danni dal loro sostegno all’Ucraina. La Russia seminerà odio e sabotaggio della Nato. L’emergenza profughi metterà in crisi l’unità degli europei». Rampini riflette e focalizza l’attenzione proprio sul ruolo giocato dalla Cina: “Più Vladimir Putin ci appare in difficoltà in Ucraina, più si addensano gli interrogativi sui piani della Cina nei retroscena di questa aggressione”. Sono tanti gli interrogativi da porsi: quale sarà il tornaconto della Cina? È possibile che decida di prendere le distanze dall’aggressione, come spera il presidente Zelensky? Cosa ci attende? “Solo la Cina ha forza economica e influenza politica tali da poter offrire una via d’uscita al leader russo. (…) Nell’immediato la Cina incassa un danno economico. Ha interessi importanti in Ucraina, di cui era diventata il principale partner commerciale lungo quelle Vie della Seta che si espandono nei Balcani e puntano su Trieste”, le osservazioni di Rampini. Nel tempo però la Cina potrebbe trarne vantaggi, creando una pista economica alternativa a quella occidentale.

russia cina

“L’Occidente è compatto ma l’Occidente non è tutto”

“Il vero vantaggio di lungo termine per Xi Jinping è strategico. Con l’invasione dell’Ucraina Putin ha creato un formidabile diversivo che risucchia l’America verso il Vecchio Continente, la costringe a dirottare risorse verso un teatro che la dottrina Biden considerava ormai secondario. Stravolgere le priorità americane, catturare l’attenzione del grande rivale in Europa anziché nell’Indo-Pacifico, è un beneficio inestimabile che Xi Jinping saprà capitalizzare, a Taiwan o altrove”, ha spiegato nel dettaglio il giornalista del «Corriere della Sera». Rampini conclude: «L’Occidente è compatto ma l’Occidente non è tutto». Leggi anche l’articolo —> Il ritratto di Serghej Shoigu, il braccio destro di Putin: chi è sua madre e da dove viene