L’Innovazione aperta è un termine promosso da Henry Chesbrough, professore e direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’università della California a Berkeley. Chesbrough è anche ideatore e promotore dei concetti di Open Innovation, inteso come una nuova forma di innovazione, emersa a seguito dell’avvento di nuove tecnologie; sfrutta gli stessi principi dell’innovazione classica e tradizionale, ma arricchiti in base alle possibilità dei nuovi dispositivi e alle esigenze di un mercato globalizzato e altamente competitivo; richiama l’intelligenza collettiva che è sia collaborativa che partecipativa. In senso lato, si tratta di una nuova modalità di innovazione basata sulla sinergia di tecnologie di diverse società sotto forma di partenariati tra aziende o altri modelli economici. È la messa in comune di competenze e know-how per andare più veloce e a costi più bassi.
Va da sé che, come ogni processo innovativo, anche il ricorso a questa nuova metodologia aziendale, fortemente vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, ha bisogno di figure esperte prontamente formate in merito. E proprio con questo spirito e questa salda convinzione, il gruppo Maire Tecnimont, nella persona del suo presidente e azionista di maggioranza Fabrizio Di Amato ha finanziato la cattedra di Open Innovation istituita presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma, chiamando al suo timone proprio Chesbrough, il padre concettuale della stessa Open Innovation.
Ma il percorso didattico non si limiterà ad un approccio teorico, avrà una componente esecutiva particolarmente spiccata; è infatti in cantiere un progetto di ricerca sull’analisi dei principi alla base della disciplina. Le aziende con questa formazione specifica avranno la possibilità di perseguire obiettivi cruciali in ambito sociale, economico e di sostenibilità ambientale.
L’open Innovation, la sfida del futuro
La frenetica corsa per l’innovazione e gli ingombranti processi interni di ricerca e sviluppo spingono sempre di più le aziende ad entrare in partnership con start-up per lo sviluppo di servizi innovativi, partnership che i dipendenti o i manager vecchio stampo possono vedere come una forma di concorrenza. Tuttavia, i vantaggi di tale strategia sono numerosi.
Innanzitutto, permette di rafforzare e arricchire un know-how aziendale. Le start-up coinvolte in un processo di innovazione aperta nelle grandi aziende non intendono sovrastare i dipendenti, ma fornire loro strumenti innovativi che, in definitiva, semplificano la loro vita quotidiana.
Energizzare metodi di lavoro e processi interni. Le virtù del lavoro collaborativo e della sperimentazione in un processo di innovazione non devono più essere dimostrate, è nel DNA delle start-up. Una strategia di innovazione aperta consente di avviare un “trasferimento di competenze” a squadre stipendiate aziendali le quali possono apprezzare in loco i vantaggi di questo nuovo modo di lavorare.
Utilizzare servizi innovativi in anteprima e contribuire al loro sviluppo. I team aziendali non sono passivi nei loro rapporti con le start-up partner ma, al contrario, sono dei veri e propri collaboratori. Testano nuovi servizi, che consentono loro di valutare il valore aggiunto per la propria attività e di partecipare iterativamente al processo di miglioramento continuo.
Quindi, lontano dalla guerra di trincea, l’innovazione aperta consente di avviare un vero progetto commerciale, in grado di mobilitare il maggiore rendimento di entrambe le parti coinvolte nel processo.
Il gruppo Maire Tecnimont, dal DNA fatto di tradizione ingegneristica e qualità delle persone
Maire Tecnimont, del presidente Di Amato, nella risorsa delle nuove tecnologie ha sempre visto un obiettivo da perseguire, insieme all’applicazione di un approccio concreto mirato alla realizzazione di iniziative e progetti che coinvolgono i doer a trecentosessanta gradi.
Il ricorso alla visione digitale del gruppo avviene in maniera pervasiva per tutti i contractor del futuro, che dovranno essere in grado di svolgere in maniera concertata il ruolo di responsabili della catena del valore, di tecnologi competenti e indipendenti e al contempo digital creator, in grado di coniugare efficienza con nuovi servizi/offerte.
Leader in ambito internazionale nell’ingegneria impiantistica, principalmente nel settore degli idrocarburi (petrolchimico, fertilizzanti, oil & gas refining), il contributo del gruppo Maire Tecnimont è fondamentale alla trasformazione delle risorse naturali in prodotti innovativi. Tutti gli sforzi del Gruppo sono concentrati sulla reale crescita di energie rinnovabili e green chemistry. Maire Tecnimont S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 2007. Inoltre, il Gruppo può contare su più di 1.500 brevetti specifici e applicazioni di brevetti.