Operazione antidroga a Fiano Romano. Una raffineria della cocaina, utilizzata per confezionare la droga da vendere nella piazza di spaccio di Via Camassei a Tor Bella Monaca, a Roma. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri durante le indagine che hanno portato all’operazione di oggi, 4 maggio 2021, con cui è stata smantellata un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacente, principalmente “coca”. Trentacinque le persone raggiunte da ordinanza cautelare, di cui 11 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 14 con l’obbligo di dimora. E pensare che solo una settimana fa, sempre a Tor Bella Monaca, erano stati fermati altri 51 narcos che guadagnavano con lo spaccio almeno 20mila euro al giorno.
Operazione antidroga a Fiano Romano: il “welfare” alla base del sodalizio criminale
A condurre le indagini, durate oltre un anno, sono stati i Carabinieri del Gruppo di Frascati, supportati dai militari del Gruppo di Roma, della Compagnia di Monterotondo, di Bracciano e di La Spezia, coordinati dal procuratore aggiunto della Dda Ilaria Calò e i pm Simona Marazza e Silvia Sereni. Le indagini sono partite dalla base dell’associazione, ovvero dai pusher presenti giornalmente sulla piazza di spaccio, dalla quale si è riusciti a mappare i ruoli e gli incarichi dell’associazione a delinquere, anche grazie ad una capillare copertura intercettiva, a servizi di osservazione e ad una paziente ricostruzione delle dinamiche interne.
Nel corso delle indagini è stata accertata l’efficienza del gruppo criminale nel mantenere inalterata la sua operatività nonostante i ripetuti arresti e sequestri di sostanze stupefacenti operati dalle Forze dell’ordine. I vertici del sodalizio hanno adottato puntualmente mirati accorgimenti finalizzati a rendere l’associazione impermeabile all’attività investigative, utilizzando utenze telefoniche fittizie sostituite ad ogni arresto. Inoltre, al fine di garantire la lealtà degli appartenenti, i vertici dell’associazione fornivano contributi economici per la difesa legale ed il sostentamento al detenuto ed ai familiari, creando di fatto un ”ammortizzatore sociale”, un vero e proprio sistema di welfare.
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La rete di spaccio come “un’azienda aperta h24”
Nei lunghi mesi di monitoraggio della piazza di spaccio, è stato possibile accertare che l’organizzazione era strutturata sul modello di una vera e propria azienda aperta h24. Turni lavorativi da otto ore, tali da garantire l’operatività giorno e notte senza mai interrompere l’attività criminosa, dove ad ogni turno vi era un responsabile in seguito definito “capo turno”, unico autorizzato ad interagire con i vertici dell’associazione.
I profitti derivanti dallo spaccio si aggiravano su oltre 220 mila euro settimanali, con picchi nel week-end. In oltre un anno di indagini, i Carabinieri del Norm di Frascati hanno tratto in arresto circa 85 persone in flagranza di reato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sequestrando oltre 4 kg di cocaina, due di hashish e circa cento mila euro in contanti.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno sequestrato una tabaccheria e tre imbarcazioni ormeggiate al molo di Fiumicino, per un valore stimato di oltre quattrocentomila euro, acquistate grazie ai proventi dell’attività illecita.