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Orso sbrana domatore: non lo aveva riconosciuto con la mascherina

19/10/2020 15:13 - Aggiornamento 19/10/2020 15:18

Orso sbrana domatore. Il domatore russo Valentine Bulich, 28 anni, ha perso la vita a causa dell’attacco di un orso del Great Moscow State Circus lo scorso venerdì 16 ottobre. L’orso conosceva benissimo il suo domatore, ma Valentine non si era tolto la mascherina indossata per il rispetto delle norme anti-covid. L’errore è stato fatale.

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Orso sbrana domatore dentro alla gabbia

Il dramma consumato al Great Moscow State Circus ha lasciato tutti sgomenti. Lavorare come domatore di animale feroci non è di per sé uno dei lavori più sicuri, ma per Valentine Bulich era  normale entrare nella gabbia dell’orso Yasha per ammaestrarlo o per effettuare la pulizia dell’ambiente. Nonostante al Great Moscow State Circus entrare nella gabbia dell’orso fosse la norma, questa è una violazione delle norme di sicurezza del circo. Siccome Yasha lo conosceva bene, il domatore era entrato da solo nella gabbia e aveva chiuso la porta per evitare che l’orso scappasse. Tuttavia, la mascherina sulla faccia di Valentine Bulich ha impedito all’orso di riconoscerlo. Quando Valentine ha girato le spalle all’animale, questo l’ha attaccato, sbranandogli il cuoio capelluto. Valentine Bulich è stato poi tirato fuori dalla gabbia da un collega, ma all’arrivo in ospedale era già deceduto. La madre 52enne ha commentato l’accaduto dicendo di aver sopravvalutato le abilità del figlio nella gestione di un orso.

orso sbrana domatore

Il circo e la violenza

L’orso Yasha era un animale ammaestrato, conosciuto anche al di fuori del circo per alcune comparse a contatto con gli umani. Due anni fa, per esempio, era stato fotografato mentre spingeva un lavoratore del circo sulla carrozzina mentre usciva dall’ospedale. L’orso addirittura leccava amichevolmente il viso del paziente. Tuttavia, come ha commentato Irina Novozhilova, portavoce del gruppo VITA per i diritti degli animali, nei circhi “l’addestramento va di pari passo con la crudeltà”. Questo tragico evento fornisce in effetti una motivazione in più ai sostenitori della chiusura dei circhi con animali, “sempre crudeli oltre ogni limite”, ha detto Irina Novozhilova. >>Tutte le news di UrbanPost