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Papa Francesco: la guerra in Ucraina “facilitata dall’abbaiare della Nato ai confini russi”

04/05/2022 18:37 - Aggiornamento 04/05/2022 18:41

Papa Francesco intervista al Corriere della Sera di ieri martedì 3 maggio 2022 continua a fare molto rumore, ad occidente come ad oriente. Il Pontefice ha usato sì parole molto dure contro la Russia e Putin, ma anche additato la Nato come “facilitatrice” dell’escalation che ha portato poi alla guerra in Ucraina. (Continua a leggere dopo la foto)

Papa Francesco intervista al Corriere della Sera

Papa Francesco intervista al Corriere della Sera: “Se Putin aprisse la porta…”

“Devo andare a Mosca, devo incontrare Putin, anche se temo che non possa e voglia fare questo incontro in questo momento”. Ha esordito così Bergoglio parlando con il quotidiano milanese, specificando che al momento però non ha alcuna intenzione di recarsi nemmeno a Kiev, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelenski.

“A Kiev per ora non vado. Ho inviato il cardinale Michael Czerny e il cardinale Konrad Krajewski, (l’elemosiniere del Papa, ndr) che si è recato lì per la quarta volta. Ma io sento che non devo andare. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…”

“Il primo giorno di guerra ho chiamato il presidente ucraino Zelensky al telefono, Putin invece non l’ho chiamato”, riprende il Pontefice intervistato dal Corriere. “L’avevo sentito a dicembre per il mio compleanno ma questa volta no, non ho chiamato. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto per favore fermatevi. Poi ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento”. (continua a leggere dopo la foto)

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La dura replica del patriarcato di Mosca

E’ evidente dunque il tentativo di pressione nei confronti del leader del Cremlino che da parte sua ha replicato con il silenzio totale, lasciando l’onere della risposta al patriarcato di Mosca. Parlando del Patriarca di Mosca Kirill, Bergoglio osservava infatti: ”Siamo pastori dello stesso popolo di Dio. Ecco perché dobbiamo cercare vie di pace, per cessare il fuoco delle armi. Il patriarca non può diventare il chierichetto di Putin”.

”È deplorevole – scrive oggi il servizio di comunicazione per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca – che un mese e mezzo dopo il colloquio con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questo colloquio. È improbabile che tali dichiarazioni possano contribuire all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento”.

Papa Francesco intervista al Corriere della Sera: guerra facilitata “dall’abbaiare della Nato alle porte della Russia”

Ma una delle frasi che sta facendo più rumore in assoluto dell’intervista del Papa al Corriere è quella che accusa apertamente la Nato. Papa Francesco infatti riflette sulle cause della guerra e lo fa con una frase netta. Parla infatti dell'”abbaiare della Nato alle porte della Russia”, che a suo giudizio avrebbe spinto Putin a reagire e a scatenare l’inferno in Ucraina: “Un’ira che non so dire se sia stata provocata ma facilitata forse sì”, conclude sibillino Francesco.