Parenti No vax cosa fare secondo Andrea Crisanti. Ordinario di Microbiologia all’Università di Padova nonché anche colonna nel dibattito su Covid e dintorni, non ci pensa due volte: “In questo momento sto organizzando le cene per le feste e chiedo a tutti di fare prima un tampone molecolare, perché il rapido è meno preciso“. (Continua dopo la foto)
“Se avessi un parente non vaccinato al pranzo di Natale gli chiederei di fare un tampone”, afferma Crisanti nel corso della trasmissione Un giorno da pecora, trasmessa su Rai Radio 1. Ed effettivamente tra la foga dell’addobbo, la corsa allo shopping e la compilazione dei menù festivi, c’è caso che ci si dimentichi di adottare qualche misura. E sì, dovrebbe avvenire anche tra parenti. Niente zona rossa dunque, e nemmeno lockdown. Ma Omicron non fa altro che spingere i contagi, così la red flag torna a sventolare. Come dovrebbero fare anche le cautele, del resto. (Continua dopo la foto)
Parenti non vaccinati cosa fare secondo Andrea Crisanti
Abbassare la guardia con amici e parenti potrebbe rappresentare proprio un disastro. Creare assembramenti pure. Crisanti dunque consiglia tamponi molecolari prima di ogni occasione di unione e condivisone (della stessa tavola, casa e macchina). Per quanto riguarda la terza dose: “Quanto dura? Magari lo sapessimo, stiamo tutti imparando. Quel che ci dice l’esperienza di Israele è che ripristina totalmente la protezione. E in genere la terza dose, per tutti i vaccini, prevede il richiamo dopo un anno. Purtroppo, ora stiamo tutti imparando…”. Omicron non lascia scampo ai non vaccinati: “I non vaccinati rischiano ogni giorno, fanno affidamento sulla fortuna. Sono convinto di quanto detto dal ministro della sanità tedesca: alla fine di uno o due anni ci saranno guariti, vaccinati o deceduti”. Secondo Crisanti, in sostanza, “con la nuova variante Omicron non c’è scampo per i non vaccinati”.
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