“Patrimoniale? Mi hanno dato del pazzo e hanno detto che dovrebbero arrestarmi, me ne hanno dette di tutti i colori sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Mi sembrano reazioni sopra le righe di persone che fanno una battaglia politica, ma sfuggono dal merito della vicenda”. Così Matteo Orfini, deputato del Pd, intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus.
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Sulla proposta di patrimoniale Matteo Orfini ce l’ha soprattutto con il suo partito, il Pd. O meglio, con parte di esso. Orfini che è stato presidente dei Dem ai tempi della segreteria di Pierluigi Bersani poi animatore dei “giovani turchi” del partito in opposizione a Renzi, ora di fatto guida una sua corrente all’interno del Partito Democratico. “A me ne hanno dette di tutti i colori, che andrei arrestato, che sono pazzo, sia dalla maggioranza che dall’opposizione – ha detto alla radio romana – Mi sembrano reazioni sopra le righe di persone che fanno una battaglia politica, ma sfuggono dal merito della vicenda. Noi (lui e alcuni esponenti a lui vicini, ndr) abbiamo presentato un emendamento molto moderato, anzi alcuni hanno avanzato dubbi opposti dicendo che è troppo moderato”.
“Noi non aggiungiamo una tassa – spiega Orfini – rimoduliamo un meccanismo di prelievo fiscale. Noi aboliamo l’imu, l’imposta di bollo sui conti correnti e sui depositi, fino ai 500mila euro le persone pagheranno meno tasse. Quel valore base di 500mila euro si basa anche sui beni immobiliari, se stai pagando un mutuo la parte di cui stai pagando il mutuo non è calcolata, e si basa sul valore catastale, non quello di mercato. Per arrivare a quella cifra si deve avere davvero un immobile di grandi dimensioni e pregio. Quindi è un emendamento che consente alla larghissima maggioranza degli italiani di risparmiare, chiediamo un piccolo contributo dello 0,2% a chi ha grandi patrimoni”.
Non serve la #patrimoniale, non serve una nuova tassa.
Servono invece incentivi per sostenere le nostre imprese, e semplificazioni per far partire rapidamente investimenti pubblici e privati.— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) November 29, 2020
M5S ha un punto di vista legittimamente diverso, mi stupiscono reazioni nel Centrosinistra
“C’è chi reagisce male – dice Orfini – perché legittimamente ha un punto di vista diverso, come la destra in cui inserisco anche il M5S, ma mi stupisco quando le preoccupazioni vengono anche dal centrosinistra. C’è chi pensa che sia una misura impopolare, ma viene considerata così perché non c’è il coraggio di spiegarla. In Italia non ci si accanisce sul risparmio, semmai ci si accanisce sulla tassazione sui redditi e sulle imprese. Un meccanismo che chiede un contributo a chi può darlo serve semplicemente a riequilibrare il peso della tassazione, dando una mano a chi sta peggio in un momento particolarmente delicato”.
“Uno dei principi cardine della nostra Costituzione – aggiunge l’esponente dei Dem – è il fatto che vi sia una tassazione progressiva, è un principio di giustizia sociale che consente anche di mantenere l’universalità dei servizi. Credo che il PD debba ritrovare il coraggio, non possiamo essere sempre il partito dello status quo. La sinistra è redistribuzione del potere e anche della ricchezza. Al di là della singola norma, che può essere corretta, sul principio della patrimoniale un partito di sinistra non può non essere d’accordo. Finora la contrarietà alla mia proposta è arrivata solo da fonti anonime. Credo che i partiti ogni tanto debbano avere anche il coraggio di fare battaglie impopolari. Ad esempio questa settimana approveremo in Parlamento le modifiche ai decreti sicurezza di Salvini”. >> I retroscena di politica italiana