«Il lavoro è tanto e bisogna farlo in fretta. Bisogna dare certezze agli studenti, ai docenti. La mole un po’ mi spaventa. Non sono abituato, arrivato a quasi 69 anni, a vivere lontano da casa tutta la settimana. Sarà un’esperienza stancante. Una cosa è certa, però: comunicheremo le cose quando avremo raggiunto un risultato e il risultato lo raggiungeremo studiando. In settimana decidiamo, ho ben presente il bisogno di informazione sulla Maturità». Su “Repubblica” l’intervista di Patrizio Bianchi, neo ministro dell’Istruzione, economista e docente universitario.
leggi anche l’articolo —> Renzi, Salvini, Berlusconi, M5s, Pd, LeU: chi esce vincitore dalla crisi di governo?
Patrizio Bianchi: «Riporteremo tutti gli studenti in classe. Maturità? Decidiamo in settimana»
«Partiamo dicendo che docenti e studenti nel 2020 hanno lavorato tanto, questo va riconosciuto. E diciamo, poi, che i ritardi e le mancanze sono diversi, a seconda delle aree, delle scuole. Ecco, dovremo intervenire su quella fascia che ha sofferto la didattica a distanza, in particolare gli adolescenti del Sud e delle aree interne. La pandemia ha messo a nudo i divari e le disuguaglianze esistenti nel nostro Paese. Chi era già in condizione di svantaggio per situazione personale o sociale, si è impoverito ancora di più. Dobbiamo sempre ricordare che ogni macrointervento riguarderà, alla fine, le singole persone», ha spiegato Patrizio Bianchi nell’intervista.
Il ministro dell’Istruzione: «Sarà importante rimettere la scuola al centro dello sviluppo italiano»
A proposito della riapertura delle scuole il ministro dell’Istruzione ha detto: «Riporteremo gli studenti in classe, come abbiamo riaperto le scuole in Emilia dopo il terremoto del 2012. Gli istituti a pezzi erano centinaia, allora. La sicurezza delle scuole, sia pandemica che strutturale, sarà un punto forte del mio mandato. Riporteremo i ragazzi in classe con la giusta cautela e gli investimenti del Recovery Fund». E ancora: «Gli investimenti, parlo da economista, sono importanti. Più importante è rimettere la scuola al centro dello sviluppo italiano». Sul tema delle immissioni in ruolo dei docenti e l’esigenza di avere tutti gli insegnanti in cattedra a settembre Bianchi ha spiegato: «La cosa confortante è che il presidente del Consiglio conosce i problemi, in generale e nel dettaglio. Serve mettere mano alla questione e farlo adesso per avere docenti a settembre». Qualche parola infine sulla Maturità: «Sono arrivato da un giorno, abbiate pietà. So che è stata già fatta una grande istruttoria e ho sempre rispetto per il lavoro realizzato da chi mi ha preceduto. In settimana decidiamo, i ragazzi stiano tranquilli», ha concluso il ministro. Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi: cosa può funzionare e cosa no nel nuovo esecutivo