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Riforma delle pensioni, tutte le ipotesi sul tavolo dopo Quota 100: “Non si tornerà alla Fornero”

29/07/2021 10:18 - Aggiornamento 29/07/2021 10:25

Pensioni News, tutte le ipotesi dopo Quota 100 – Giovedì 29 luglio 2021. «Qualcuno rivede la signora Fornero aggirarsi per i palazzi della politica. Ma se c’è la Lega al Governo è sicuro che non si tornerà alla legge Fornero». Queste le parole di Matteo Salvini a Marino, in provincia di Roma, per il referendum sulla giustizia. Una posizione che il segretario del Carroccio avrebbe ribadito al premier Mario Draghi anche nell’incontro di ieri avvenuto a Palazzo Chigi. 

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Pensioni News, tutte le ipotesi dopo Quota 100. Salvini: «Non si tornerà alla Riforma Fornero»

Matteo Salvini ha spiegato all’Adnkronos di aver parlato col presidente del Consiglio di «tanti temi», tra cui la scuola, per via «del diritto di tutti i bimbi ad entrare in classe senza distinzioni e senza esclusioni», ma anche dell’attesa riforma delle pensioni. Non sarà affatto semplice trovare un accordo nell’ampia maggioranza, tenendo conto soprattutto che Quota 100 è stato uno dei cavalli di battaglia della Lega. La misura va in scadenza a fine anno, cosa ci sarà dopo? Come riporta ‘Sussidiario’ “senza misure di flessibilità a partire dai 62 anni, come chiesto dal sottosegretario leghista Durigon, che condivide tale istanza con i sindacati, sarà difficile che il partito di Salvini non ponga qualche sorta di “veto” sulla riforma pensioni del Governo”. 

Anche su questo fronte Draghi è consapevole di dover fare in fretta: bisogna cercare in accordo coi sindacati dei meccanismi di flessibilità in uscita, soprattutto per quei lavori usuranti e gravosi, che consentano il turnover generazionale. Per Paolo Capone di Ugl il dibattito sulle pensioni «non può essere disgiunto da quello sulle politiche attive e sugli ammortizzatori sociali. Riforme indispensabili nella prospettiva di rafforzare e semplificare l’attuale sistema di welfare». E ancora: «Siamo favorevoli ad un dialogo costruttivo fra Governo e parti sociali per discutere di proposte fondate sul principio di equità che rimettano al centro la dignità dei lavoratori».

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Draghi valuta opzioni: no a proposte troppo costose

Il 27 luglio scorso il ministro del Lavoro Orlando ha incontrato i sindacati sulla riforma pensioni, ma ancora niente di certo sul post Quota 100. Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, ha spiegato che al ministro è stata presentata la piattaforma unitaria sindacale, dedicata a «flessibilità in uscita a partire da 62 anni, riconoscimento di 41 anni di contributi come elemento valido per andare in pensione, attenzione particolare nella costruzione del sistema previdenziale del futuro per i giovani e le donne». Ci si aspetta ora una risposta chiara dal Gabinetto Draghi: secondo quanto riferisce il ‘Sole 24 ore’ l’ex numero uno della Bce sarebbe disposto ad accettare proposte non troppo costose proprio per evitare dissapori con Bruxelles. Sindacati e parte della maggioranza chiedono di garantire dal 2022 la possibilità di uscita con 41 anni di contributi o con 62-63 anni d’età. Stiamo parlando di “Quota 41”, misura che, come spiega l’Inps, costerebbe oltre 4,3 miliardi il primo anno e oltre 9,2 miliardi alla decima annualità. L’altra ipotesi, riportata da Sky Tg24, è quella del pensionamento a 64 anni di età e almeno 36 di contributi, o in alternativa 20 di versamenti e un importo minimo del trattamento di almeno 2,8 volte l’assegno sociale.

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Pensioni News: sul tavolo tutele previdenziali per i giovani

Un’altra via è quella proposta dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico che ha parlato di un anticipo pensionistico per la sola quota di pensione contributiva maturata al raggiungimento dei 63 anni d’età, e almeno 20 anni di versamenti. Con un importo minimo dell’assegno pari a 1,2 volte l’assegno sociale. La soluzione meno costosa? La proroga dell’Ape sociale. I costi di un intervento di questo tipo oscillerebbero tra i 400 e gli 800 milioni l’anno. Infine nel perimetro del governo si starebbe ragionando su una nuova forma di pensione di cittadinanza all’individuazione di un minimo pensionistico garantito. Sarebbe una svolta di tutele previdenziali per i giovani. Leggi anche l’articolo —> Chi è Elsa Fornero: curriculum completo, carriera e vita privata dell’economista