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Perché la pensione di aprile è più bassa: le ultime novità dall’Inps

01/04/2022 12:47 - Aggiornamento 01/04/2022 12:51

Perché la pensione di aprile è più bassa? Purtroppo non si tratta di uno scherzo. Non è il classico pesce d’aprile. Tanto per cominciare, con la fine dello stato di emergenza il pagamento delle pensioni torna alla normalità pre Covid, vale a dire senza anticipi o scaglioni per ordine alfabetico. Nessun anticipo per gli Italiani. Da oggi sul sito Inps è possibile anche consultare il cedolino della pensione. Un documento importante non solo perché indica l’importo che si riceve, ma anche perché rileva trattenute e tasse.

pensioni aprile

Perché la pensione di aprile è più bassa, brutta sorpresa

Cosa deve fare chi si ritrova con la pensione più bassa ad aprile? Come scrive “Investire Oggi”, il taglio o aumento può essere dovuto al ritocco verso l’alto delle aliquote Irpef. “Se la pensione di aprile ti sembra più bassa delle aspettative controlla dal cedolino online le trattenute. Oltre all’Irpef vengono applicate le trattenute sulle addizionali regionali e comunali del 2021 (fino al mese di novembre)”. Per alcune pensioni poi sotto i 18 mila euro l’anno è previsto un conguaglio a debito con una cifra superiore a 100 euro. Sono sempre undici rate fino a novembre. Non subiranno trattenute fiscali le prestazioni di invalidità civile, le pensioni e gli assegni sociali.

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Occhio al cedolino, le ultime novità dall’Inps

Sul sito dell’Inps sono state pubblicate tutte le informazioni sul cedolino della pensione di aprile 2022. Il pagamento avverrà con valuta 1° aprile. Non è prevista l’anticipazione del pagamento per coloro che riscuotono presso Poste Italiane. Sulle prestazioni fiscalmente imponibili, oltre all’IRPEF mensile, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio fino a quello di novembre vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2021. Si ricorda, infatti, che queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. “Inoltre, nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per i quali il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2021 abbia determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, prosegue la rateazione del recupero fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010)”, si specifica sul portale dell’Inps. Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2022. Leggi anche l’articolo —> Dimissioni di Draghi? Per «Dagospia» c’è una data: “Avrebbe già lasciato senza la guerra”

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