“La legge approvata provoca ulcere gastriche”, questa la nota al veleno in Gazzetta Ufficiale di cui nessuno si era accorto. Ma chi si cela dietro lo sfregio al Pnrr e al presidente del Consiglio Mario Draghi? Che possa trattarsi di un hacker è da escludere. Lo “scherzetto”, o forse sarebbe più appropriato dire, lo “sfogo”, sembra piuttosto arrivare da una persona interna. Vale a dire da qualcuno che lavora negli uffici del Ministero delle Infrastrutture. Dalle prime verifiche, infatti, il file pare sia stato caricato utilizzando i sistemi informatici canonici e con l’impiego di credenziali di accesso ufficiali. Per questo per ora le ipotesi al vaglio della Polizia postale sull’accaduto sono due: la noncuranza di chi al ministero ha caricato il documento, senza accorgersi dell’aggiunta, oppure l’ira funesta di un dirigente ministeriale che avrebbe manomesso il testo pubblicato in Gazzetta. Un incidente che, comunque, crea non poco imbarazzo a Palazzo Chigi.
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Pnrr, critiche in Gazzetta Ufficiale: “La legge provoca ulcere gastriche”, chi si cela dietro lo sfregio a Draghi
Il quotidiano romano «Il Tempo» ha scoperto che sotto al Decreto firmato dal Ministro dei Trasporti a proposito del Pnrr c’è scritta una nota che critica l’approvazione della legge. Una notizia clamorosa che è stata ripresa anche da altri giornali, tra cui «Libero Quotidiano». Sul sito del ministero delle Infrastrutture, in allegato al testo che indica i criteri di governance del Pnrr, sono state aggiunte, in caratteri rossi, commenti non proprio al miele. “Visto che nessuno dei ministri si è vergognato a firmare una simile legge, noi ci vergogniamo di pubblicare l’Allegato e ci limitiamo a pubblicare il testo coordinato (già più che sufficiente a provocare ulcere gastriche nei lettori)”, l’affondo. E l’identità dell’autore, come dicevamo, è avvolta nel mistero. Chi si cela dietro lo sgradito supplemento alla Gazzetta Ufficiale? Poche righe che giungono come un attacco al titolare dei Trasporti Enrico Giovannini in primis, ma più distesamente al governo.
Il commento al veleno scoperto da «Il Tempo»
Stando alle prime ricostruzioni della vicenda, come osserva il «Corriere della Sera», il documento digitale originale è stato creato lo scorso mese di luglio dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ma poi, a settembre, è stato caricato sul sito del ministero dei Trasporti. E qui è rimasto per settimane fino a quando «Il Tempo» non si è accorto della nota insolita. La pagina al momento non è più disponibile (basta cliccare qui) e secondo sempre quanto riferito dal giornale di Via Solferino all’eliminazione del file sarebbe seguita pure una denuncia. Come anticipavamo i primissimi accertamenti avrebbero escluso l’ipotesi hacker. Ma a chi appartiene la “manina” misteriosa? Un fatto solo è certo: l’estratto della Gazzetta Ufficiale del 30 luglio 2021 relativo al Pnrr è finito al centro di un vero e proprio giallo. Leggi anche l’articolo —> Draghi mira al Quirinale? Il “segnale” che non è sfuggito a Sorgi: così il premier si è tradito