Il sindacato della Polizia contro Gianna Nannini per l’ultimo video musicale della cantante italiana. Il video di “L’aria sta finendo”, dall’ultimo album di inediti di Gianna Nannini, è su YouTube da metà dicembre. La clip, realizzata con tecniche di animazione, ha creato molte polemiche per via della rappresentazione della polizia che esce dal video. Infatti per qualche secondo, appaiono agenti della polizia, che però sono maiali, mentre malmenano persone di colore stesse a terra doloranti. Il riferimento è anche al caso di George Floyd.
>> “Rissa” su Twitter tra Red Ronnie e Luca Bizzarri, cosa è successo
Il video musicale di Gianna Nannini
Il video di animazione del brano “L’aria sta finendo” ha causato la reazione della polizia. Infatti nella clip i poliziotti vengono raffigurati come maiali, con divise blu, che picchiano una persona di colore. Il riferimento a George Floyd, assassinato nel 2020 dalla polizia mentre ripeteva “I can’t breathe”, è chiaro ed è ripreso anche nel titolo della canzone. I suini poi vengono anche vestiti nelle uniformi grigie del reparto mobile. I sindacati della Polizia sono intervenuti: “E’ diffamazione”.
Cecchini: “Vedono fascismo dappertutto”
Interpellato da Adnkronos, il segretario di Italia Celere, sindacato del Reparto Mobile della Polizia di Stato, Andrea Cecchini ha parlato di diffamazione. “Immagino non sia un caso che la canzone legata al videoclip di Gianna Nannini si chiami ‘L’aria sta finendo’. Evidente sì, sta finendo l’ossigeno. Cantanti e opinionisti vedono fascismo dappertutto, ma non si azzardino ad accomunarci a regimi dittatoriali e ai maiali. Non accettiamo di vedere maiali in divisa antisommossa picchiare selvaggiamente e brutalmente delle persone di colore a terra – incalza Cecchini – e non accettiamo più che le Istituzioni non prendano mai una posizione. Farci passare da razzisti e violenti è l’arte demagogica di una ideologia che chiede e vuole solo impunità per spacciatori, facinorosi e assassini. Ma a tutto c’è un limite, e questa è una diffamazione bella e buona, gravissima e aggravata”.
Segretario Siulp: “Siamo persone per bene”
“Il videoclip di Gianna Nannini è sicuramente una grossa caduta di stile dal punto di vista del rispetto per le istituzioni e per l’identificazione dei poliziotti in ordine pubblico con i maiali”. Così Saturno Carbone, segretario generale Siulp di Roma, commentando il filmato all’Adnkronos. “Ognuno ha le proprie idee, ma quanto abbiamo visto è vergognoso – aggiunge il sindacalista. “I poliziotti e la Polizia italiana sono indicati ormai da tantissimi anni come l’istituzione più gradita in assoluto. Siamo persone per bene, facciamo il nostro lavoro e difendiamo anche queste persone, che purtroppo stanno dissipando ogni dubbio relativo all’esistenza di problemi psicologici legati al Covid”.
Coisp: “Immagini ingiuriose”
“Alcune delle immagini contenute nel videoclip di Gianna Nannini, sono inaccettabili, ingiuriose, violente e istigano all’odio sociale”, dice il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese. “Rappresentando gli agenti di Polizia con il viso da suino e facendo loro commettere azioni violente, non si getta discredito solo sulla divisa e su chi la indossa ogni giorno mettendo a rischio la sua stessa vita per il bene della collettività – afferma il sindacalista – ma si discreditano anche le istituzioni democratiche che le forze dell’ordine rappresentano e difendono”.
Sap: “Pensavo fosse un fake”
“Quando ieri sera ho visto il videoclip della Nannini ho perfino pensato fosse un fake, magari realizzato in ambienti antagonisti. Mi vergogno per lei mi spiace che abbia voluto rappresentare in questo modo gli appartenenti alle forze dell’ordine”, è il commento di Stefano Paoloni, segretario generale del Sap. “Rispetto la libertà di pensiero, però sono anni che invochiamo trasparenza proprio in questo senso anche attraverso le telecamere – aggiunge il sindacalista – Avremmo preferito un sostegno in questa direzione, piuttosto che immagini molto discutibili, se non al limite dell’offensivo, nei confronti dei servitori del nostro Paese”, conclude Paoloni.
La Lega
Anche la Lega si è schierata dalla parte degli agenti della Polizia italiana. “Comprendo tutto, la libertà di opinione, l’intenzione di esprimere concetti e idee attraverso provocazioni, ma questo video è una offesa totale. Credo che la Nannini si sia fatta prendere la mano”, dice Gianni Tonelli, deputato leghista e già segretario generale del sindacato autonomo di Polizia. “Sono messaggi devastanti, non possiamo allevare le nuove generazioni facendo passare il concetto che chi fa rispettare le regole, e quindi la concordia e la pacifica convivenza, sia un’entità negativa addirittura da dover identificare come un suinoide. Le forze dell’ordine sono angeli che consentono a tutti di coltivare le proprie libertà, formandosi nel modo più pieno possibile”.
Tonelli: “Ritiri il video”
“Se la Nannini vuole fare una battaglia di civiltà appoggi la mia proposta delle telecamere sulle divise affinché tutti possano sapere la verità dei fatti quando accadono e vengono strumentalizzati dal solito partito dell’antipolizia, o quella sull’adozione di adeguati equipaggiamenti per chi viene fatto lavorare come un somaro, ma non è né un somaro né un maiale. Sono prontissimo a incontrarla – conclude – per illustrarle la condizione in cui gli operatori di Polizia da troppo e troppo bistrattati, lavorano, il disastro nel quale difendono un sistema che non li ricambia. Dubito che vorrà incontrarmi, la verità è un fardello. La invito a riflettere, e magari a ritirare il video”. >> Tutte le news