Processo Zaki oggi – 14 settembre 2021. “Come si temeva, dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva, Patrick Zaki va a processo. Gli è contestato uno scritto del 2019 in difesa della minoranza copta”. L’annuncio su Twitter arriva dal portavoce di Amnesty International in Italia Riccardo Noury. Il giovane, detenuto da un anno e 7 mesi in misura preventiva, rischia fino a 5 anni. Lo stesso Noury ha poi spiegato: “Le prove della procura per la sicurezza dello Stato sono segrete, quindi questa accusa apparentemente pare venire fuori dal nulla, ma fa parte di tutto ciò che è stato montato falsamente contro di lui”.
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Zaki oggi a processo, rischia 5 anni di carcere: la sentenza non sarà impugnabile
La notizia del processo contro Patrick Zaki è “uno sviluppo enormemente preoccupante”, ha spiegato all’AGI il portavoce di Amnesty International Italia. “Avevamo chiesto al governo italiano per tempo di muoversi perché temevamo che sarebbe arrivato questo momento. Ora ogni minuto che passa, in cui non si fa nulla per Patrick rischia di essere veramente tempo perso colpevolmente da parte delle istituzioni italiane”, ha aggiunto Noury. Poi ha sottolineato: “Con l’approssimarsi della scadenza dei 24 mesi previsti dalla procedura egiziana, Patrick va a processo”. Il tribunale competente sarà quello della città di Mansura, dove lo studente era stato fermato. Zaki sarà giudicato qui dalla seconda sezione del tribunale d’emergenza per la sicurezza dello Stato, la cui procedura “non prevede diritto d’appello”. Lo ha spiegato ad Aki-Adnkronos International Lubna Darwish, a capo del dipartimento per i diritti delle donne e la difesa di genere dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), l’ong egiziana con cui collaborava lo studente dell’Università Alma Mater di Bologna. “Purtroppo è così nei tribunali d’emergenza per la sicurezza dello Stato”, ha chiarito Darwish, riferendosi alla non impugnabilità della sentenza. Sulla base delle accuse che gli sono state mosse, lo studente “rischia fino a 5 anni di carcere”.
La prima udienza si svolge a Mansoura
“Noi speravamo che sarebbe stato rilasciato poiché le accuse sono false ed il verbale d’arresto è stato falsificato. Ma ora affrontiamo il suo processo sulla base di un articolo che ha scritto!”, ha aggiunto Darwish. Zaki è stato incriminato sulla base degli articoli 80 e 102 (bis) del codice penale per un pezzo in cui raccontava la sua vita da cristiano copto in Egitto. Contro Zaki l’accusa di propaganda sovversiva su Internet e Amnesty. Un caso delicato, per cui il mondo della politica italiana torna a chiedere l’intervento urgente del governo. Leggi anche l’articolo —> Patrick Zaky, la commovente lettera alla fidanzata: “Combatterò finché non tornerò a studiare a Bologna”