Il Governo ha convocato il Comitato tecnico scientifico per una riunione fissata per domani, mercoledì 29 dicembre 2021, per pronunciarsi sull’eventuale quarantena Covid ridotta per i vaccinati con dose booster che vengono a contatto con persone risultate positive. A spingere per una revisione delle regole son state le Regioni. Le immagini delle persone in coda davanti alle farmacie e le file interminabili ai drive-in sotto gli occhi di tutti per sottoporsi al tampone hanno spinto l’esecutivo a rivedere le regole. La quarantena per i vaccinati con terza dose, fissata ora a 7 giorni, potrebbe essere ridotta tra i 3 e i 5 giorni. È una strategia che si rende “necessaria” per non paralizzare il Paese e garantire i cosiddetti servizi essenziali. “Andiamo verso circa 100mila contagi al giorno, il rischio è di avere nel giro di 7-10 giorni 10 milioni di persone in quarantena. Non ce lo possiamo permettere”, le parole del professor Matteo Bassetti.
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Quarantena ridotta e altre misure, il governo convoca il Cts: le ipotesi sul tavolo
Valutare se sia opportuna l’eventuale ridefinizione del periodo di quarantena per i soggetti che hanno già ricevuto la dose booster: è questa la questione su cui dovrà esprimersi il Comitato tecnico-scientifico convocato per domani. L’idea di una mini quarantena per chi ha ricevuto la terza dose del vaccino è arrivata sul tavolo del governo. Draghi però, che si muove sempre con prudenza, ora attende il pronunciamento degli esperti, come ha confermato lo stesso commissario per l’emergenza. Il generale Francesco Figliuolo, in visita nell’hub vaccinale pediatrico di Torino, ha dichiarato: “La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina col ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità”. L’idea di base sembrerebbe essere quella «di premiare chi ha completato il ciclo vaccinale», come riferisce «Il Corriere della Sera», che ha svelato qualche anticipazione.
Fedriga: «Condivido la revisione delle regole della quarantena che andrebbe ridotta o tolta soprattutto per quelli che hanno la terza dose»
«Condivido la revisione delle regole della quarantena che andrebbe ridotta o tolta soprattutto per quelli che hanno la terza dose. Dobbiamo garantire la sicurezza sanitaria ma al contempo non dobbiamo bloccare il Paese», l’opinione del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Chi frena sull’idea di una mini quarantena è il consigliere scientifico del ministero, Walter Ricciardi. «Un’eventuale decisione sulle modalità di quarantena si prende in base a una modellistica precisa, ossia calcolando che impatto avrebbe sulla circolazione del virus e sul Servizio sanitario nazionale. Bisogna comportarsi di conseguenza e non sulla base delle sensazioni», ha chiarito l’esperto al «TgCom24».
Tracciamento saltato, problema delle Ffp2 e…
Altro tema spinoso quello del tracciamento dei contatti stretti dei positivi, che di fronte all’impennata dei contagi registrati ogni giorno sotto l’impulso di Omicron, è definitivamente saltato. E visto che la variante sudafricana sembra essere meno letale ma più contagiosa, i governatori di Regione hanno deciso di chiedere al governo di destinare il personale addetto al tracciamento alla campagna vaccinale. C’è poi da affrontare il problema dell’attendibilità dei tamponi antigenici, che di fronte all’impennata dei casi appare sempre più evidente. Il governo dovrà poi dedicarsi alle Ffp2 obbligatorie nei cinema e nei teatri e a bordo dei mezzi di trasporto. I presidenti di regioni chiedono l’introduzione di un calmiere. Leggi anche l’articolo —> Quarantena Covid, come funziona e quanto dura: cosa dice il Ministero della Salute