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Gli Usa corrono, l’Europa in confusione: chi dovrà fare la quarta dose di vaccino Covid

31/03/2022 09:37 - Aggiornamento 31/03/2022 09:41

Sulla quarta dose di vaccino Covid l’Europa cerca una strategia comune, ma non è facile. Non c’è una risposta unanime da parte della scienza: negli Stati Uniti si va svelti con la Food and Drug Administration che ha autorizzato il secondo booster per gli over 50; La Gran Bretagna sta pensando di estenderlo agli over 75 anni, la Francia agli over 80 e la Germania a chi ha più di 70 anni. In Italia per ora debbono ricevere la quarta dose solo per gli immunocompromessi. «Penso che sia arrivato il momento di discutere insieme, a livello europeo, per avere una posizione univoca su tempi e fasce generazionali a cui somministrare la quarta dose», le parole di Roberto Speranza al consiglio dei ministri europei della salute. «Scelte non omogenee nei diversi Paesi Ue finiscono solo per disorientare e non aiutano le campagne vaccinali», ha sottolineato.

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Gli Usa corrono, l’Europa in confusione: chi dovrà fare la quarta dose di vaccino Covid

«Siamo in una fase nuova grazie ai vaccini. Abbiamo messo alle spalle le misure restrittive degli anni precedenti proprio grazie a questo altissimo livello di vaccinazione», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che insiste perché si trovi una via comune per la quarta dose. Da noi gli esperti sono divisi: tra i tanti contrari c’è il professor Crisanti, che ritiene il secondo booster inopportuno. Dello stesso avviso la dott.ssa Gismondo, che pensa che la quarta dose sarebbe a vantaggio soltanto dei colossi farmaceutici.

Speranza è convinto però che sia opportuno delineare un atteggiamento comune, una strategia univoca: «La mia personale opinione è che non va bene quando gli Stati scelgono da soli e fanno scelte diverse perché queste cose sono difficili da comprendere per l’opinione pubblica». Per il ministro l’obiettivo principale rimane quello di «proteggere le persone più fragili, questo è l’obiettivo di fondo. Nessuno parla a livello mondiale, anche a livello europeo, di una quarta dose per tutti».

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Kyriakides: «È cruciale avere una strategia comune soprattutto per l’inverno»

La valutazione da fare a livello europeo, è quella di una quarta dose per determinate fasce generazionali più fragili, «stiamo parlando della fascia più anziana e che deve essere secondo me la stessa in tutti i paesi europei», ha detto Speranza. Il dibattito a Bruxelles è aperto: nelle conclusioni del consiglio dei ministri della Salute sia la Commissaria Ue alla Sanità che il Presidente francese «hanno assunto l’impegno nel giro di una settimana di fare una proposta in questa direzione». Dunque definire una procedura europea comune a tutti per la somministrazione della quarta dose.

«È cruciale avere una strategia comune soprattutto in vista dell’inverno», ha dichiarato la commissaria Ue Stella Kyriakides. «Stiamo avendo dati in arrivo da Israele che dimostrano che la quarta dose può aumentare la protezione nelle fasce di popolazione più anziana, per le persone immunodepresse, la tempistica è importante, dobbiamo dare un messaggio chiaro ai nostri cittadini», ha aggiunto. Ma è ancora caos, siamo in alto mare. Leggi anche l’articolo —> Galli: «Con l’addio del Green Pass rafforzato hanno vinto i no vax»

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