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Quirinale, M5s dice no a Berlusconi: “Se resta il suo nome siamo pronti anche a quello…”, il gesto estremo

19/01/2022 16:40 - Aggiornamento 19/01/2022 16:47

Quirinale elezioni Berlusconi, M5s dice no – Sembra sempre più un grande reality, in cui ciascuno vuole essere protagonista. Figlio di questa mentalità è l’ultimo retroscena uscito su «Libero Quotidiano» pochi minuti fa. Sul giornale diretto da Alessandro Sallusti si legge: “Sarebbe clamoroso se lo facessero davvero. Sarebbe la prima volta. Uno sfregio. Una spaccatura irrecuperabile”. Di che si tratta? Nel caso in cui il centrodestra andasse avanti con l’ipotesi di Silvio Berlusconi i grillini sono pronti ad “abbandonare” il campo. Non per la resa si intende, ma per rendere inutili le prime tre votazioni.

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Elezioni Quirinale, M5s dice no a Berlusconi: “Se resta il suo nome siamo pronti anche a quello…”, gesto estremo

Stando alcune fonti interne al Movimento cinque stelle, “in attesa delle mosse del centrodestra, è sempre più concreta l’idea di non presentarsi in aula alle prime tre votazioni” per il Quirinale, “per dare un segnale forte nel caso rimanga il nome di Silvio Berlusconi sul tavolo”. Le stesse fonti avrebbero riferito ai giornalisti di «Libero» di essere “disposti ad adottare qualsiasi strategia per far saltare la sua candidatura”. Dichiarazioni forti che sarebbero arrivate a seguito del vertice a tre tra Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. Sarebbe uno strappo anche per il governo stesso, non soltanto per la partita del Quirinale in sé. Difatti tutti i leader (fatta eccezione per la Meloni) sostengono il presidente del consiglio Draghi.

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Conte cerca un’alternativa a Mario Draghi

Conte, al termine dell’incontro con Letta e Speranza, ha detto: “Siamo pronti a un’azione forte, un confronto ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse le candidature di parte, in particolare quella di Silvio Berlusconi”. E ancora: “Siamo pronti a offrire al Paese un presidente o una presidente della Repubblica autorevole che possa rappresentare tutti”, le parole dell’ex presidente del consiglio. Per il Quirinale il M5s spinge ancora per trovare un nome alternativo a quello di Draghi, in modo da poter far rimanere il premier a Palazzo Chigi. Favorevole al trasloco dell’economista invece il segretario del Pd Letta, che però si è limitato a dire: «Non c’è alcuna intesa sui nomi perché ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni». Leggi anche l’articolo —> Toto Quirinale, tutti i possibili candidati: chi ha davvero chance