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L’addio a Raffaella Carrà: Lorena Bianchetti scelta per leggere la lettera dei familiari

09/07/2021 15:20 - Aggiornamento 09/07/2021 16:34

È oggi una giornata triste, di quelle che non dimenticheremo mai. Non stupisce l’andirivieni di gente, la folla accorsa da ogni parte di Italia, del mondo, per rendere omaggio a quella che davvero è stata la regina della tv. Nel rispetto delle norme anti Covid, alle 12, si sono svolti a Roma i funerali di Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio scorso a 78 anni. La cerimonia nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli è stata trasmessa in diretta su Rai 1 e su RaiPlay. Ad aprire le esequie Simone Castaldi, frate della basilica. A celebrare l’omelia, invece, i frati cappuccini di San Giovanni Rotondo, a cui la soubrette e Sergio Japino, devoti a Padre Pio, erano molto legati. Toccante il discorso della famiglia dell’artista letto nelle battute finali della funzione da Lorena Bianchetti, conduttrice di “A Sua Immagine”. Alle spalle del feretro, una foto dalla Raffa nazionale con accanto tanti bambini. Uno scatto meraviglioso di Oliviero Toscani realizzato per il programma che la Carrà aveva nel cuore, “Amore”, dedicato alle adozioni a distanza. Una delle sue tante battaglie.

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Raffaella Carrà

L’addio a Raffaella Carrà: Lorena Bianchetti scelta per leggere la lettera dei familiari

«Chissà se gli artisti sanno quanto bene fanno alle vite che toccano», ha esordito fra Simone Castaldi. «Lei lo sapeva, ma se anche avesse avuto dubbi in questi giorni se li è levati, si è resa conto di tutto il bene che ha seminato, un bene senza bandiere e senza colore, come l’abbraccio che le stiamo dando», ha sottolineato sempre il frate all’inizio della cerimonia. E ancora: «Il dolore è tanto, la retorica sarebbe una facile scappatoia, ma Raffaella ci salverà dalla retorica, lei è stata tante cose ma retorica mai». Parole che sembrano cucite su misura per la Carrà, da sempre lontana dal pettegolezzo misto a bigottismo.

Una donna nata libera, fuori dal comune per empatia. E lo ha rimarcato uno dei frati di San Giovanni Rotondo, dopo aver citato le parole di una sua nota canzone (“Raffaella si è spostata un po’ più in là”): «Raffaella una volta mi disse che non avrebbe mai immaginato una carriera come quella che stava realizzando. Forse lei per prima si stupiva del suo talento che l’ha resa una donna carismatica. Ma il carisma è un dono elargito non per se stessi ma dato a vantaggio degli altri. Diventa efficace quando reso fruibile da chi ci sta accanto, da chi ci percepisce come punti riferimento. Credo ci lasci questo esempio. Il suo successo professionale, la popolarità e la capacità di suscitare sentimenti profondi sono scaturiti soprattutto dalla sua umanità e dalla consapevolezza che il suo talento poteva dare molto al suo pubblico, che ogni persona è preziosa e meritevole di attenzione e rispetto». Poi la rivelazione: Raffaella amava Padre Pio e l’urna sua sarà portata a San Giovanni Rotondo, dove spesso lei si era recata in visita privata. Infine, per sua volontà, la bara arriverà all’Argentario, altro suo luogo del cuore.

Raffaella Carrà funerali

«Lei è parte della storia di ognuno di noi, della storia del nostro paese»

A cerimonia conclusa Lorena Bianchetti ha letto la lettera che i familiari hanno scritto per l’«indimenticabile Raffa», come l’ha definita la sindaca di Roma Virginia Raggi. Con la voce commossa la conduttrice ha finito tutto il discorso: «Raffaella ha avuto una vita diversa da quella alla quale era destinata, da ragazzina voleva fare la coreografa poi ha iniziato ad essere protagonista e quando ballava lei la tv sembrava a colori anche quando era in bianco e nero. Ci ha fatto vedere che l’ombelico può essere sensuale e innocente contemporaneamente. Raffaella ha incontrato papi, divi, monarchi e capi di stato e spesso erano loro a tenere la foto con lei sul caminetto». E ancora: «Che grande donna, che grande persona, che grande personaggio e forse solo adesso riusciamo a vedere davvero quella che è stata, un regalo. Lei è parte della storia di ognuno di noi, della storia del nostro paese. Sorriso, umanità, eleganza d’animo legata a una meticolosa professionalità che fa rima con la sua unicità insegnando a tutti che cuore, passione e libertà riescono a segnare pagine di storia e non solo della tv. Grazie Raffaella anche oggi l’applauso è tutto per te». Non ha nascosto il suo dolore Lorena Bianchetti, che è stata scelta da Japino e dai nipoti della Carrà. 

Oggi i funerali della Carrà: l’ultimo saluto alla regina della tv

Perché proprio lei? Perché Lorena Bianchetti? Probabilmente le due conduttrici erano molto legate. Si può azzardare un’ipotesi: Lorena Bianchetti è stata l’ultima valletta alla ‘Corrida’ di Corrado. E sappiamo quanto quest’ultimo ha avuto con la Carrà un rapporto autentico. Un’amicizia sincera: si volevano bene sul serio. Lei esternava quel sentimento con continui attestati di stima: “Mi diceva: non lavorare mai con un partner se non la senti. Sono stati anni bellissimi, mi ha insegnato a coltivare il senso dell’umorismo e ad essere generosa”. Nel ’83 la Carrà pretese che a “Fantastico 3” ci fosse lui, quello che definiva un mentore: “O a fianco mi mettete Corrado, o non se ne fa niente”. Con gli stessi toni Lorena Bianchetti si è rivolta al conduttore: «Corrado è stato per me un maestro straordinario e a lui devo gli inizi di un percorso straordinario. È stato il primo a credere in me». Leggi anche l’articolo —> Loretta Goggi in lacrime per la Carrà: il gesto alla Camera Ardente che lascia impietriti