Com’era? Ah sì, il lockdown causa Covid ci renderà più buoni. Su ‘Il Corriere della sera’ la notizia di un gruppo di ragazzi disabili allontanati, in malo modo, dai tavolini, vicino ad una stazione di servizio. Come scrive Giovanna Maria Fagnani ieri, giovedì 6 agosto 2020, undici ragazzi, tra i 12 e i 30 anni, residenti a Milano e dintorni, stavano rientrando a casa con gli educatori, dopo aver trascorso due settimane al mare in Molise, quando sono stati cacciati da un’area di servizio. Vacanze promosse dall’associazione Gaudio e dalla cooperativa Fabula Onlus.
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Ragazzi autistici “cacciati” dall’area di servizio: la testimonianza choc degli educatori
Il gruppo di giovani, come riportato nell’articolo del ‘Corriere’, viaggiava sull’autostrada Adriatica, a bordo di tre pulmini, e ha fatto sosta all’area di servizio Rubicone Est, in Emilia-Romagna, per consumare il pranzo al sacco. Lì un dipendente della pompa di benzina si sarebbe avvicinato e, urlando, avrebbe detto loro che «lì non ci potevano stare». A detta sua quell’area era riservata solo per i clienti del market. A quel punto uno degli educatori si è rivolto all’uomo chiedendo ulteriori spiegazioni, ma questi a muso duro ha ribadito che dovevano andarsene. Così i giovani sono stati fatti risalire sui pulmini e hanno proseguito il viaggio fino all’autogrill successivo, dove hanno ricevuto un trattamento opposto. Due famiglie, sedute ai tavoli dell’area pic-nic, hanno offerto i propri posti perché tutti potessero stare vicini. La cassiera del market poi si è complimentato con gli operatori per la loro attività nel sociale.
«È inconcepibile che ancora accadano questi episodi: dieci ragazzi autistici che si siedono a mangiare un panino non ti rovinano la clientela»
A denunciare l’episodio di discriminazione Mario Ciummei, vicepresidente dell’associazione Gaudio Onlus e padre di uno dei ragazzi della comitiva. Questi gestisce pure la pagina Facebook, «Uniti per l’autismo», comitato per la difesa dei diritti delle persone autistiche. «Non ci ha detto che non voleva disabili nel suo locale, ma l’atteggiamento era chiarissimo, tant’è che mi ha impedito di entrare nel negozio a fare acquisti. I tavoli erano tutti vuoti in quel momento e se avevamo fatto un errore perché erano riservati ai clienti bastava che ce lo dicesse in modo educato. Ma era ovvio che non era quello il problema, perché avremmo comprato volentieri gelati o bibite e lo abbiamo detto subito. Invece si è messo a urlare, ha usato modi sgarbati. Io gli ho fatto notare che stava facendo un grande errore. È inconcepibile che ancora accadano questi episodi: dieci ragazzi autistici che si siedono a mangiare un panino non ti rovinano la clientela», questa la testimonianza choc di Emiliano Strada, vicepresidente di “Fabula”.
Ragazzi autistici cacciati dall’area di sosta in autostrada: le famiglie annunciano una lettera di protesta
«Abbiamo detto loro una piccola bugia a fin di bene, ovvero che erano finiti i panini in quel bar. E infatti all’autogrill successivo abbiamo trovato grande gentilezza, così come in queste due settimane in Molise: i residenti al mattino venivano a trovarci, ma ci regalavano dolci e torte», ha proseguito Strada, che a breve ripartirà per un altro viaggio con ragazzi disabili. Le famiglie dei ragazzi annunciano una lettera di protesta al gestore dell’area di servizio. «Scriveremo alla società, denunciando questo sgradevole incidente e naturalmente attendiamo le loro scuse», ha dichiarato Raffaella Turatto, presidente di Uniti per l’autismo e madre di uno dei ragazzi in comitiva. Leggi anche l’articolo —> Lockdown: gli scienziati chiedevano la chiusura di tre regioni, ma il governo ha chiuso l’Italia intera