Ravanusa crollo palazzine. E’ drammatico il bilancio dell’esplosione avvenuta nella serata di ieri, sabato 11 dicembre 2021, a Ravanusa, in Sicilia, in provincia di Agrigento. Prima la rottura nella conduttura del metano, poi la devastante esplosione che ha provocato il crollo di 7 palazzine nel cuore della cittadina siciliana. I soccorritori hanno cercato i dispersi per tutta la notte: al momento si contano 3 vittime e decine di feriti, mancano all’appello ancora 6 persone. (Ultimo aggiornamento alle 16:19 – Continua a leggere dopo la foto)
Ravanusa crollo palazzine: si scava tra le macerie per cercare i dispersi, due donne estratte vive
Secondole ultime notizie diffuse dai Vigili del Fuoco sono ancora 5 le persone disperse, tra cui una giovane incinta che avrebbe dovuto partorire mercoledì, mentre due donne sono estratte vive dalle macerie: i loro nomi sono Giuseppa Montana e Rosa Carmina. Attorno alle 8:30 di domenica 12 dicembre 2021 è stata estratta dalle macerie la terza vittima dell’esplosione avvenuta ieri sera a Ravanusa. Si tratta di una donna. Si cercano ancora 6 dispersi.
“Non ci sono dei bambini tra i dispersi”. Lo ha confermato il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo dopo le voci che si erano sparse nella notte su minori sotto le macerie. Sono almeno 50 le persone sfollate nel centro dell’agrigentino a seguito della devastante esplosione di ieri sera, 11 dicembre 2021, tra di loro anche diversi anziani. (Continua a leggere dopo la foto)
🔴 #Ravanusa #crollo palazzina. recuperato dai #vigilidelfuoco il corpo purtroppo privo di vita di un donna. Sale a due il numero delle vittime, un uomo e una donna. Due donne estratte in vita dalle macerie [#12dicembre 07:45] pic.twitter.com/i9unjpK6HG
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) December 12, 2021
L’esplosione e il crollo
L’onda d’urto, dopo l’esplosione di ieri sera a Ravanusa (Agrigento) “è stata di almeno cento metri”. A dirlo all’Adnkronos è il capo della Protezione civile della Sicilia Salvo Cocina che ieri sera si è recato subito sul luogo del disastro. Un intero quartiere nel centro del Comune è stato devastato dallo scoppio che non sarebbe stato causato da una bombola di gas, come si pensava in un primo momento.
Secondo le prime informazioni, a fare da innesco alla deflagrazione potrebbe essere stato anche l’ascensore di una delle palazzine, ma i vigili del fuoco non escludono alcuna ipotesi. Sul posto anche le forze dell’ordine e i tecnici dell’Italgas che hanno messo in sicurezza l’area.
Sono circa 50 i Vigili del Fuoco che hanno lavorato tutta la notte nella zona del crolli causati dall’esplosione. Nelle difficili operazioni di soccorso sono impegnate anche squadre Usar (Urban Search And Rescue) e unità cinofile. La procura di Agrigento ha aperto una inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.
Tragedia di Ravanusa, tutte le possibili cause dell’esplosione
🔴 #Ravanusa #crollo palazzina: 100 #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni di soccorso con nucleo NBCR, team USAR, cinofili e esperti nella conduzione di mezzi movimento terra. Nella clip il sorvolo con i droni sull’area dell’intervento [#12dicembre 12:15] pic.twitter.com/QNht1o13xc
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Ravanusa crollo palazzine, i Vigili del fuoco: “Scena come quella di un post-terremoto”
“La scena che si è presentata ai soccorritori è stata quella di un post terremoto. Un sisma del massimo grado della scala Mercalli che non ha lasciato scampo. Un’esplosione sotterranea ha ingoiato sette palazzi, che sono stati completamente rasi al suolo”. A dirlo all’Adnkronos è il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, che ieri sera è giunto tra i primi a Ravanusa.
“Sono ancora in corso (alle 16:19, ndr) le operazioni di ricerca degli ultimi sei dispersi da parte delle squadre specialistiche dei vigili del fuoco, ma al momento non ci sono novità in ordine all’individuazione di altri corpi”. E’ quanto dice la Prefettura di Agrigento, confermando che “finora sono state tratte in salvo due donne e recuperate le salme di due donne e un uomo, si continua a cercare senza sosta con l’ausilio delle squadre cinofile e Usar dei vigili del fuoco”.