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Ravanusa, trovati altri quattro corpi. Mani che pregano e lavorano: «Dio abbi pietà di noi»

13/12/2021 08:58 - Aggiornamento 13/12/2021 09:06

Ravanusa notizie oggi, ultima ora – È stata quella di ieri la seconda notte di lavoro per i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile che hanno scavato a mani nude, con l’aiuto dei cani molecolari, alla ricerca di un segnale di vita. Lì sotto le macerie, tra sassi e detriti. «Una scena di guerra, sembra Beirut», dicono gli abitanti della cittadina alle porte di Agrigento. I soccorritori hanno trovato nella notte altri quattro corpi senza vita dei sei dispersi nell’esplosione. Il bilancio delle vittime è salito così purtroppo a sette. Cento gli sfollati che han dovuto lasciare le loro case.

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Ravanusa notizie oggi, trovati altri quattro corpi. Mani che pregano e lavorano: «Dio abbi pietà di noi»

Il giorno dopo si scava e si prega, scrive l’inviato del «Corriere della Sera» Carlo Macrì. Fa impressione l’immagine di una donna, che al calar della sera, ha cominciato a pregare con altri: «Dio abbi pietà di noi», ha detto, segnandosi il petto e la fronte. In mezzo a tanta desolazione. I vigili del fuoco, dopo aver scavato tutta la notte, hanno rinvenuto quattro corpi senza vita dei sei dispersi nell’esplosione a Ravanusa. Era tutti in quello che era il terzo piano del palazzo: erano insieme coperti dai calcinacci. Stiamo parlando dei corpi di Selene Pagliarello e di suo marito Giuseppe Carmina, che erano andati a trovare i genitori di quest’ultimo, Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano nello stabile. Mancano all’appello altre due persone e le ricerche non si fermano. Tre erano già state estratte domenica: Pietro Carmina, 68 anni, Maria Crescenza Zagarrio, 69 anni, e Calogera Gioacchina Minacori, di 59. Una scintilla c’era stata ieri quando i vigili del fuoco hanno tratto in salvo due donne. Forse per questo si è sperato fino alla fine in un altro miracolo.

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Tratte in salvo dai vigili del fuoco due donne, Rosa Carmina e Giuseppina Montana

Estratte Rosa Carmina, rimasta per ore sotto le macerie, e Giuseppa Montana. Rosa, dal letto dell’ospedale di Licata, ha raccontato al Tg1 di aver gridato con tutte le forze sino a quando la sua voce non è stata raccolta dai Vigili del fuoco, che indefessi hanno scavato. «Ero tornata a casa da poco, erano le 20 e, all’improvviso, la luce è andata via. In un attimo il tetto e il pavimento sono venuti giù e io sono rimasta intrappolata». Poi la chiosa amara, che fa capire la portata di quanto accaduto: «Alla mia età avrei preferito restarci io sotto le macerie invece di quei poveri ragazzi».

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Esplosione Ravanusa notizie oggi, ecco le possibili cause

Ma perché? Come si è arrivati a questo? I residenti dicono che da giorni si sentiva in strada un forte odore di gas. È possibile che chi gestisce la rete non si sia accorto di una perdita. Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Vittorio Stringo, ha dichiarato: «Nella zona da giorni ci sarebbe stato un accumulo di gas metano nel sottosuolo che si sarebbe protratto fino a sabato». Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha telefonato al sindaco di Ravanusa. Il presidente del Consiglio Mario Draghi dalla notte in cui ha appreso della tragedia si è tenuto costantemente in contatto con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che ha coordinato le ricerche e i soccorsi. Leggi anche l’articolo —> Tragedia di Ravanusa, tutte le possibili cause dell’esplosione

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