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Recovery Fund credito privilegiato, cosa vuol dire? Gualtieri tra le righe ammette che è come il Mes

29/07/2020 10:54

“Privilegiato”: in questo modo viene definito il credito del Recovery Fund. Ma cosa significa? Vuol dire che i fondi andranno ripagati con precedenza rispetto agli altri creditori dell’Italia. Prima di tutti, insomma. E così in un attimo ci ritroviamo con un MES 2.0. Lo ha dichiarato, con estrema leggerezza, il ministro dell’economia e delle Finanze Roberto Gualtieri durante la sua audizione su Pnr e scostamento alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Per settembre, inoltre, ha fatto sapere di aver fissato, insieme alla Nota di Aggiornamento del DEF, l’appuntamento con la “strategia di rientro dall’elevato debito pubblico”.

>>Leggi anche: Stato d’emergenza coronavirus proroga, il Senato approva il rinvio al 15 ottobre

recovery fund credito privilegiato

Recovery Fund, il credito privilegiato

L’obiettivo è quello di una “crescita economica assai più elevata che in passato”, accompagnata da riforme e investimenti finanziati dagli aiuti in arrivo dall’Unione europea, con saldi di bilancio “adeguati e sostenibili”. Ma i fondi andranno ripagati con precedenza rispetto agli altri creditori dell’Italia. In poche parole, in caso di difficoltà dell’Italia nel rimborso, la Commissione dovrà essere soddisfatta per prima. Esattamente come accade per chi si rivolge al Mes. Proprio per questo motivo, e su questo punto, si è innescata la polemica del Movimento 5 Stelle, della Lega e di Fratelli d’Italia, i quali si sono opposti all’ipotesi di ricorrere ai 37 miliardi di euro della linea di credito pandemica messa a disposizione dal Fondo Salva Stati.

Anche perché l’unica condizionale è quella di destinare le risorse alla spesa sanitaria diretta e indiretta per fronteggiare l’epidemia, cosa che secondo il ministro Gualtieri può essere considerata una “normale caratteristica di questi fondi”, i quali “non hanno nessun impatti sullo stock del debito”.

Non la pensa allo stesso modo però il deputato leghista Claudio Borghi, che su Twitter ha scritto: “Il ministro Gualtieri in audizione rivela che i prestiti del Recovery Fund avranno caratteristiche di creditore privilegiati, quindi peggio del MES. Gli hanno cambiano nome. Questo cambia tutto! Questi miliardi non esistono.”

Gualtieri

Recovery Fund, si torna a discutere sul MES

Tutto questo ha un vero e proprio aspetto politico. E la necessità di richiedere i fondi Mes, per alcuni come il capogruppo di Italia Viva Davide Faraone, è reale. Così come lo sono le polemiche e le criticità che si aggirano attorno al Meccanismo europeo di Stabilità. Per questo la Banca d’Italia ha tentato di rassicurare e fare chiarezza sulle differenze: “Ha una struttura completamente diversa” e “non ci sono condizioni”, ha spiegato il capo della struttura economica Fabrizio Balassone. Cosa succederebbe però nel caso in cui non potessimo ripagarlo? “A quel punto il Mes sarebbe l’ultima preoccupazione, perché ciò vorrebbe dire che saremmo in una situazione notevolmente peggiorata”.