Come sempre, prima di venerdì non arriverà il monitoraggio prodotto dall’Istituto superiore di sanità. I dati più importanti della settimana, quelli che determineranno la divisione in colori della mappa dell’Italia la prossima settimana, tuttavia, sono quelli che verranno elaborati oggi. E a preoccupare particolarmente sono i numeri segnalati da due Regioni, che potrebbero essere a rischio zona gialla.
Regioni a rischio zona gialla, i dati del martedì
La Sicilia, come noto, è già in zona gialla e sicuramente verrà confermata anche per la prossima settimana. I dati di oggi sull’andamento dell’epidemia, però, saranno fondamentali: sebbene il monitoraggio non arriverà prima di venerdì, l’Iss utilizza i numeri del martedì per definire se la situazione dei diversi territori è compromessa. E, quindi, se cambierà o meno lo scenario. A preoccupare, al momento, sono due Regioni che potrebbero risultare a rischio zona gialla a causa dell’incidenza dei casi o del tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid negli ospedali.
Parliamo della Sardegna e della Calabria. L’isola, infatti, mostra alcuni numeri in aumento. L’occupazione in terapia intensiva è arrivata al 14%, superando notevolmente la soglia di rischio determinata dal governo. Mentre quella in area medica è al 15%, quindi al limite. La Calabria, invece, non segnala numeri alti per quanto riguarda la terapia intensiva (8%), ma nei reparti ordinari le occupazioni sono arrivate al 19%. Se i ricoveri dovessero aumentare nei prossimi giorni, la Regione potrebbe diventare presto zona gialla.
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Regioni a rischio zona gialla, confermata la Sicilia
Sicuramente a rimanere in zona gialla sarà la Sicilia, che è stata costretta ad aumentare le misure restrittive a causa del forte aumento dei contagi. Come noto, infatti, il cambio di colore scatta al superamento delle soglie critiche determinate per controllare l’occupazione dei posti letto negli ospedali. Più nello specifico, quando si oltrepassa il 10% in terapia intensiva e il 15% in area medica. E, al momento, la Sicilia registra il 14% in rianimazione e il 23% nei reparti ordinari. Ancora non si vede l’ombra della zona arancione però, che si applica nel momento in cui si segnalano oltre il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva e più del 30% in area medica. >> Tutte le notizie di UrbanPost